«Torre di Mosto, indietro 30 anni»

Battuta su Facebook dello jesolano Zanotto. Reazione di Paludetto

TORRE DI MOSTO. «Per la fine del mondo, tutti a Torre di Mosto, tanto è indietro di 30 anni». Mannaggia questo Facebook. Il socialnetwork più famoso della rete ha causato un incidente diplomatico tra Jesolo e Torre di Mosto. A scrivere la frase goliardica in rete è stato l'ex assessore, esponente di spicco del Pdl e del movimento Jesolo Bene Comune, Luca Zanotto, che ha scatenato un pandemonio.

Sembrava una battuta da far girare tra gli amici, ma è arrivata velocemente alle rive del Livenza, alle orecchie del sindaco, e presidente della Conferenza dei sindaci, Camillo Paludetto. Il sindaco è saltato sulla sedia quando ha saputo della battuta su facebook.

«Chi è questo Zanotto?», ha immediatamente chiesto in giro Paludetto, «io non lo conosco, non so neppure che cosa faccia nella sua vita. So solo che ha offeso la nostra cittadina e i suoi residenti, gente seria che lavora e che ha contribuito a farla crescere in tutti questi anni. Mi chiedo da quanto tempo non venga a Torre di Mosto. Lo invito a venire qui, a vedere come si vive da queste parti. Noi non abbiamo certo il caos e la confusione di piazza Mazzini. Zanotto pensi prima a risolvere i suoi problemi, se ne è capace. Poi parli».

Zanotto in realtà si è subito scusato, ha precisato che la sua era una battuta che si poteva adattare a qualsasi paese e che non voleva offendere Torre di Mosto e i suoi cittadini. Non è escluso che a giorni andrà a Torre di Mosto per scusarsi e spiegare le sue ragioni al sindaco. La sua era una frase che sarebbe dovuta restare nel gruppo di stretti amici del socialnetwork. La battuta sulla fine del mondo è molto in voga tra i buontemponi che l'hanno adattata di volta in volta a tutti i paesi. Alcuni mesi fa, sempre a Jesolo, veniva rivolta a San Donà, con la quale gli jesolani hanno sempre avuto un rapporto di odio amore. Ma a Torre di Mosto il sindaco ha preteso le scuse.(g.ca.)

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