Toro fugge dall’azienda Abbattuto con venti colpi

Mattinata di paura a Cavarzere, la povera bestia è scappata lungo l’Adige Caricata l’auto dei vigili urbani. Inutili i tentativi di addormentarlo con sedativi

di Diego Degan

CAVARZERE

E' stato un colpo di pistola alla fronte a mettere fine alle sue sofferenze e alla sua paura. Ma prima di soccombere alla tecnologia umana il povero toro (anzi torello, visto che aveva meno di un anno) aveva cercato in tutti i modi di riconquistare la libertà: sfruttando tutta la forza che gli permettevano i suoi quattro quintali di stazza, era riuscito a sfondare una recinzione e aveva resistito, forse, a una ventina di proiettili che l'avevano colpito, aveva incornato un'automobile e caricato diverse persone, fortunatamente senza far male a nessuno.

Ieri mattina, verso le nove, nell'allevamento di Ca’ Briani, dell'azienda agricola Della Rocca, del trevigiano Mosè Corazzin, era arrivato un carico di vitelli e torelli dalla Francia. Farli scendere e portarli in stalla è operazione di routine, come pure è frequente che, stressato e impaurito dal lungo viaggio, qualche capo riesca a fuggire e debba essere ri-catturato. Ma se il "fuggiasco" resta nell'azienda non è un problema. Questo, invece, nella sua corsa verso la libertà, è riuscito a sfondare una siepe e la rete in ferro che circonda il cortile, ed è arrivato sulla strada arginale dell'Adige. E' stato a questo punto che il personale dell'azienda ha chiamato la forza pubblica: pompieri, carabinieri e polizia locale. Anche perché i quattro dardi di sedativo, sparati dai veterinari con l'apposito fucile, erano "rimbalzati" o si erano subito staccati, alla prima sgroppata, dalla sua pelle coriacea, senza produrre alcun effetto.

Intanto il vitello si aggirava tra la strada e l'argine, sfiorando le auto che passavano alle quali le forze dell'ordine segnalavano il pericolo. Anche i tentativi di farlo rientrare in azienda non servivano, dato che lui puntava e caricava a testa bassa chiunque gli andasse troppo vicino. Probabilmente il povero torello aveva più paura degli uomini di quanta loro ne avessero di lui. Alla fine, verso le 10.30, visto che la situazione non si risolveva e la nebbia accentuava il pericolo d’impatto contro un’automobile o un ciclista, si è deciso per l'abbattimento. Due carabinieri e il comandante della polizia locale di Cavarzere hanno sparato ripetutamente contro l'animale il quale, in un ultimo sussulto, ha caricato proprio il comandante dei vigili, che si è spostato dietro la sua auto. Il toro ha colpito il veicolo e, subito dopo, ha ricevuto il colpo di grazia.

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