«Tiozzo dimentica Sottomarina»
La lista Forza Marina attacca il sindaco: «Disattesi tutti gli impegni»

Il sindaco Romano Tiozzo sotto accusa della lista Forza Marina
SOTTOMARINA.
«Il sindaco ha disatteso tutti i 6 punti sottoscritti con la nostra lista civica il 2 giugno 2007 per il turno di ballottaggio». A parlare è Giorgio Boscolo Soramio, segretario della civica «Forza Marina», rammaricato dopo 3 anni e mezzo di «promesse non mantenute».
La lista chiedeva in particolare più attenzione per Sottomarina: l'istituzione del prosindaco, il decentramento di alcuni servizi comunali, parcheggi per i residenti, valorizzazione per le feste tradizionali. E proprio un corollario di quest'ultimo punto ha provocato la dura presa di posizione di questi giorni. La tradizionale sagra di San Martino, patrono di Sottomarina, non ha ricalcato i fasti degli anni scorsi lasciando l'amaro in bocca a tanti residenti. «Se nei giorni di festa - spiega Soramio - ci fosse stato qualche amministratore tra la gente a sentire le critiche e le parolacce che gli sono state rivolte non si sentirebbe più in diritto di rimanere seduto dove sta. La sagra di San Martino negli anni '90 aveva ripreso importanza coinvolgendo tutto il centro, i negozianti e riprendendo le tradizioni. Dal 2007 con l'arrivo del sindaco Romano Tiozzo, tra l'altro originario di Sottomarina, le luci a Sottomarina si sono via via spente. I soldi ci sono solo per la Sagra del pesce o per la Marciliana». Forza Marina, che al primo turno appoggiava la candidatura di Sandro Todaro (Lega), al ballottaggio aveva appoggiato Tiozzo dopo la firma di un accordo per la valorizzazione di Sottomarina. «Nulla di quel patto è stato rispettato - spiega Soramio - avevamo chiesto il prosindaco, di cui si è parlato a lungo per poi sparire; uffici decentrati e un distaccamento della polizia urbana da sistemare nell'ex colonia Turati, che al momento è vuota e inutilizzata; la riapertura di viale Torino con parcheggi dedicati ai residenti; un nostro rappresentante in Apt o negli organi di sottogoverno e invece ci ritroviamo con la beffa che l'ufficio Apt lascerà Sottomarina».
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