Tessere clonate al postamat

di Marta Camerotto
SAN STINO
Uno skimmer per clonare i codici dei bancomat: è stato sequestrato ieri notte nel postamat di Corso del Donatore a San Stino di Livenza dai carabinieri della stazione locale. Un sistema quasi invisibile che consentiva ai malfattori di clonare i bancomat degli utenti. Era piena notte quando durante un controllo del territorio i militari hanno scoperto il marchingegno.
Si trattava di un dispositivo appiccicato alla feritoia di inserimento della carta bancomat in grado di clonare i badge direttamente dallo sportello. Attualmente sono in corso accertamenti per verificare quanti siano i bancomat già clonati da questo sportello.
Nella peggiore delle ipotesi potrebbero essere decine gli utenti caduti nella trappola. Lo skimmer rinvenuto dai carabinieri era in grado di immagazzinare dati su una memoria e trasmetterli via wireless ad un computer.
Bastava quindi che un cliente inserisse il suo bancomat che la clonazione avveniva in automatico. Le dimensioni dello skimmer sono piccolissime. Un paio di centimetri o poco più. Vederlo non è facile, solitamente viene appositamente adattato alla bocca del bancomat per passare inosservato.
Quando il cliente inserisce il bancomat, una microtelecamera riesce a filmare il codice digitato. Infine una volta acquisiti i dati dal bancomat di turno, lo skimmer viene collegato ad un pc dal quale i malfattori riescono a sottrarre illecitamente i dati su badge delle stesse dimensioni dei bancomat.
Sul fatto sono ora in corso accertamenti e ricerche da parte dei carabinieri che stanno cercando di capire quanti bancomat sono stati clonati.
Nel frattempo lo skimmer è stato sequestrato e portato in laboratorio per le analisi del caso.
Nel frattempo i carabinieri del comando di Portogruaro hanno raccomandato maggiore attenzione da parte degli utenti quando devono prelevare i soldi dagli sportelli automatici.
E’ fondamentale quindi, guardarsi attorno e cercare di segnalare eventuali dispositivi sospetti posizionati nell’area di prelievo.
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