Terreni edificabili, si può tornare indietro
La giunta approva la variante verde per riportare le aree ad “agricole”. Ecco come e quando

CHIOGGIA. Una variante verde per far tornare agricoli terreni edificabili divenuti “troppo onerosi” per i proprietari. Con l’avviso per la manifestazione di interesse, pubblicato ieri, i proprietari delle aree edificabili potranno chiedere di tornare indietro alla precedente classificazione, togliendosi il peso dell’Imu considerata da molti troppo alta rispetto alle reali quotazioni di mercato.
Da anni il comitato aree edificabili, che raccoglie un centinaio di proprietari sparsi in tutte le zone del Comune, sta dando battaglia per alleggerire il peso dell’Imu sostenendo che si tratta in molti casi di terreni edificabili solo su carta, su cui manca l’accordo tra proprietari per arrivare al piano attuativo, e che le aliquote sono state calcolate su valori di mercato che non sono più attuali.
Il comitato ha ottenuto degli sconti, ma sostiene che le bollette dell’Imu, da migliaia di euro per molti, siano ancora troppo pesanti che in numerosi casi non abbia più senso aver chiesto l’edificabilità delle aree perché non ci sono più le condizioni per costruire, perlomeno in tempi rapidi. Da parte sua la giunta comunale grillina aveva risposto a questi rilievi promettendo una variante verde, secondo quanto disposto dalla legge regionale 4 del 2015, per riclassificare i terreni e tornare alla destinazione agricola. Ieri è stato pubblicato l’avviso che permette di mettere in moto questo meccanismo.
I proprietari interessati a rinunciare alla capacità edificatoria riconosciuta dal Prg vigente devono presentare apposita domanda entro 60 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso (22 novembre). Le istanze, complete di generalità e dei dati catastali dei terreni, dovranno essere redatte in carta semplice, secondo il modello disponibile sul sito del Comune (www. chioggia. org) e all’ufficio Urbanistica, e indirizzate al sindaco. Le domande possono essere presentate a mano all’ufficio Protocollo o trasmesse con raccomandata con ricevuta di ritorno o con posta elettronica certificata (chioggia@pec. chioggia. org).
Le istanze pervenute saranno accolte solo se presentate dal 100% della proprietà, in caso di più soci, e se coerenti con la pianificazione urbanistica generale. La riclassificazione dovrà passare per il Consiglio comunale come variante al Prg secondo quanto previsto dall’articolo 7 delle legge regionale 4.
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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