Terraglio Est, divieti per i mezzi pesanti
MOGLIANO. Pattuglioni anti-traffico e linea dura contro i mezzi pesanti, a distanza di una settimana dall’apertura del primo stralcio del Terraglio Est rimane alto il livello di allerta. La polizia...

agostini AG.FOTOFILM dosson inaugurazione tratto di strada terraglio est
MOGLIANO. Pattuglioni anti-traffico e linea dura contro i mezzi pesanti, a distanza di una settimana dall’apertura del primo stralcio del Terraglio Est rimane alto il livello di allerta. La polizia locale di Casier-Preganziol (corpo intercomunale attivo da circa un anno) in questi giorni è impegnata nella zona industriale di Dosson, e vie limitrofe, nel monitorare la situazione.
«In questa fase», spiega la sindaca di Casier, Miriam Giuriati «gli agenti sono impegnati oltre che con i rilievi del volume di traffico anche nell’offrire opportune indicazioni ai conducenti». L’apertura della nuova viabilità dev’essere ora assimilata. Se gli operatori dell’area industriale (circa 450 le aziende insediate) avendola chiesta a gran voce e rivendicata per anni, hanno iniziato ad utilizzare l’arteria fin dalle prime ore, non si può non rilevare come alcuni servizi di navigazione satellitare, tra cui anche Google Maps, non risultino ancora aggiornati. Per le mappe web, il Terraglio Est ancora non c’è, ma i divieti di transito ai mezzi pesanti, imposti sia nella viabilità comunale di Preganziol che in quella di Dosson, sono in vigore già da parecchi giorni. Per i mezzi pesanti sopra le 3,5 tonnellate le ordinanze dei due comuni creano una sorta di briglia che vincola gli autotrasportatori diretti dall’area industriale Bigonzo verso il capoluogo a passare per Mogliano (via Zermanesa, tangenziale Nord e Terraglio) oppure a prendere l’A27. Il percorso si allunga di 7 km.
Ci sono già le prime violazioni? «Al momento non ci sono state multe», risponde Giuriati «ma possiamo rilevare nelle ore di punta, nel centro di Dosson un significativo aumento del traffico. Molte aziende hanno presentato in Comune richieste di deroga alle nostre ordinande di divieto, ma le concederemo solo a chi ne ha effettivamente bisogno, in casi particolari, quando la sede aziendale si trova in una strada interdetta al traffico pesante. Negli altri casi continueremo a tutelare i centri abitati, è evidente», conclude, «che anche questo tema richiama alla necessità di completare il Terraglio Est con il secondo stralcio».
(m.ma.)
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