Tempi di attesa sempre più lunghi Motorizzazione verso il collasso

Dipendenti ai minimi storici, mesi per una revisione, ridotti gli orari degli sportelli. Lettera al prefetto



Motorizzazione civile a rischio caos, anche nella sede di Mestre.

Con continui pensionamenti del personale - anche senza il ricorso a quota 100 -, e tempi di attesa sempre più lunghi per le pratiche. Se per un collaudo fino all’anno scorso era sufficiente aspettare un mese, adesso l’attesa media è di tre anche se qualcuno che allo sportello chiedeva informazioni per il collaudo di una moto, si è sentito rispondere che dovrà armarsi di pazienza, e di mesi ce ne vorranno almeno 7. E vale poco consolarsi con il fatto che, in molte altre città italiane tra le quali Padova, per citare una delle più vicine, sono messi peggio. Anche perché, nei prossimi mesi, con nuovi pensionamenti e senza l’arrivo dei rinforzi, la situazione è destinata a peggiorare con il rischio, fino a qui scongiurato, di riduzione dei giorni di apertura degli sportelli. Oggi i dipendenti sono una trentina - dimezzati nel corso degli ultimi 15 anni - di cui almeno 8 se ne sono andati nel corso degli ultimi 3 anni, e altri sono in uscita. Se pochi giorni fa se ne è andato un dipendente del settore della Navigazione, a ottobre se ne andrà un altro dipendente tuttofare, a fine anno toccherà ad una storica dipendente del settore patenti. Uomini e donne, professionalità che escono e che non vengono rimpiazzate. E se sul fronte della digitalizzazione per le agenzie e le autoscuole si sono fatti molti passi avanti - e molte pratiche vengono fatte online - per i singoli utenti siamo all’anno zero. Allarga le braccia il dirigente della Motorizzazione, Marco Angeletti, pure lui a scavalco tra Mestre, Treviso e Belluno. «La Motorizzazione di Mestre è messa meglio di altre», spiega, «ma i problemi ci sono e rischiano di aggravarsi. Non siamo sui sette mesi di attesa, e cercherò di capire cosa è successo all’utente che si è sentito dare questa risposta, ma i tempi si stanno allungando». E per il momento, come prima mossa, è stato necessario ridurre l’apertura oraria degli sportelli (dal lunedì al venerdì): non più dalle 8.45 alle 12.15 ma dalle 8.45 alle 12.15. Gli sportelli sono due, uno (e se necessario un secondo) dedicato ai veicoli per i collaudi e le revisioni, e uno per le patenti. Riduzione d’orario di cui, con una lettera, sono stati informati prefetto e sindaco della città metropolitana. Al mercoledì mattina, poi, sono aperti gli uffici per tutti gli altri servizi: dalla navigazione interna al contenzioso patenti. C’è da aggiungere poi che i controlli, ad esempio sulle revisioni, si sono fatti più rigidi: se prima in un’ora si riuscivano a fare sei veicoli, ora la media è di tre-quattro. E con l’ulteriore personale in uscita, sarà sempre più difficile riuscire a dare le risposte giuste. —



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