Telefoni da Jesolo, paghi dalla Croazia
Il segnale dall’ex Jugoslavia si inserisce su quello dei gestori italiani
JESOLO. Gestori delle linee reti telefoniche italiane bloccate, negli alberghi e residence frontemare si inseriscono i gestori croati. Non bastava la concorrenza turistica delle selvagge coste croate, adesso anche le loro maggiori compagnie telefoniche riescono ad insinuarsi tra i gestori di rete italiani creando il caos. Il servizio di roaming, che consente appunto al telefonino di cambiare compagnia telefonica laddove questa non ha la forza dei ripetitori, si attiva nella zona frontemare di Jesolo. Il risultato è che i telefonini, come si dice in gergo, non «prendono», ovvero non hanno rete e pertanto non funzionano bene e non funzionano proprio. E nei momenti in cui i telefonini non hanno rete, sono le compagnie di telefonia mobile della Croazia che riescono ad inserirsi. Il problema è che in questi caso ogni telefonata, anche ricevuta, costa un occhio della testa agli ignari, o consapevoli, turisti di Jesolo.
Una condizione alquanto fastidiosa per chi anche in piena estate non può spegnere il telefonino e anzi deve farne uso. Le sorprese arrivano in bolletta, visto che lunghe telefonate in roaming, ma con la Croazia, costano anche centinaia di euro. L’associazione jesolana albergatori, con il suo presidente Massimiliano Schiavon ed i responsabili degli uffici di piazza Brescia, sta adesso esaminando l’intera questione per cercare una soluzione. Non si capisce perché in diversi punti del litorale jesolano, nella zona frontemare, i telefonini non funzionino con le nostre compagnie, ma lascino spazi a quelle croate. E non si esclude che i ripetitori in Croazia siano talmente potenti da vincere su quelli italiani. Questo accade normalmente nella zona di piazza Trieste, ma non era mai accaduto a Jesolo. Qualcuno sostiene che le emissioni dalla costa istriana possano addirittura essere illegali. Adesso verrà informata anche l’amministrazione comunale perché, se il caso, siano assunti dei provvedimenti formali per riuscire a risolvere questo problema che la scorsa settimana era particolarmente evidente, visto che molti turisti, ma anche gli stessi albergatori si sono lamentati. Certamente il problema dovrà essere preso presto in considerazione anche dai gestori italiani.
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