Telecamere spente ai varchi Ztl sperimentazione fino al 31 luglio

Si spengono le telecamere Ztl, si accendono quelle dei nuovi autovelox. Le telecamere delle Ztl (Zone a traffico limitato) e delle corsie riservate del centro di Mestre si spegneranno da venerdì prossimo al 31 luglio, con la sola esclusione del varco Ztl dell’asse lungo le vie Pio X, Rocco e Manin. Un provvedimento sperimentale, dalla durata di tre mesi e mezzo. Al fine del periodo di prova, se le ripercussioni sul bilancio saranno quelle previste, il provvedimento verrà confermato fino a fine 2017.
Sostegno al commercio. L’annuncio è stato dato ieri dal sindaco Luigi Brugnaro e dai suoi assessori al termine della giunta, nel corso della quale è stata approvata la delibera che apre alla sperimentazione. «E’ una richiesta che ci arrivava dalla città, dai commercianti, da chi vuole venire a Mestre a fare la spesa ma ha paura a prendere la multa», dice il sindaco, «ci abbiamo lavorato in questi mesi e ora possiamo iniziare. Così il centro di Mestre viene liberato, è il nostro modo per rilanciare il centro». Anche perché, per Brugnaro, alcune Ztl sono state realizzate in modo confuso e i cartelli e molto spesso hanno tratto in inganno gli automobilisti.
Telecamere spente. A spegnersi, da venerdì, saranno quindi le telecamere dell’asse via Torre Belfredo e via Garibaldi. Libero accesso anche nelle vie Filzi, Sauro, Antonio Da Mestre (oggi non vigilate dalle telecamere). Occhi elettronici spenti anche lungo la corsia riservata di via Cappuccina, nel tratto compreso tra via Tasso e via Olivi; e all’accesso alle corsie riservate di via Colombo, in entrambe le direzioni di marcia, nel tratto compreso tra viale San Marco e via Bissuola, forse uno dei passaggi più importanti.
Vie Pio X, Manin, San Rocco. Le telecamere resteranno invece accese ai varchi delle vie Pio X, Manin e San Rocco. «L’obiettivo è di spegnere anche le telecamere di quest’asse», spiega l’assessore alla Mobilità, Renato Boraso, «ma per ora non lo facciamo perché c’è un passaggio pedonale molto importante, quello tra via Palazzo e piazza Ferretto, sul quale dobbiamo fare un approfondimento assieme ai vigili urbani e ai tecnici dei nostri uffici». Anche perché è l’asse sulla quale insiste il mercato bisettimanale, difficile da far convivere con un traffico più intenso. Per via Pio X c’è già una petizione di residenti e commercianti che ne chiede l’apertura, anche in questo caso per dare maggiore respiro al commercio.
Meno Ztl, ma più autovelox. L’operazione di spegnimento delle telecamere, considerato il mancato introito delle multe, vale circa 2 milioni di euro, che Ca’ Farsetti spiega di aver recuperato spalmando alcune riduzioni di spesa su varie voci del bilancio. «Due milioni è quanto valgono le Ztl, all’anno, in termini di multe», dice Zuin, «ma stando attenti a costi ce la possiamo fare». Anche perché se da un lato mancheranno le multe delle Ztl, dall’altro arriveranno quelle degli autovelox - che per la prima volta entreranno a bilancio - prossimi all’accensione, in via Righi, in via Martiri della Libertà e sulla provinciale 81, tra Marghera e Spinea.
Categorie soddisfatte. Per Massimo Zanon, presidente Confcommercio di Venezia, «la sospensione della Ztl è una vera liberazione per il centro di Mestre. Lo spegnimento delle telecamere va salutato come la riaccensione del buon senso e del centro della città». Lo spegnimento è la «giusta strategia il rilancio della città come centro nevralgico in grado di tornare ad essere attrazione per tutta l’area metropolitana». Un giudizio positivo arriva anche dalla Confesercenti, a patto che, come dice Maurizio Franceschi, «la sperimentazione sia lo strumento per studiare i flussi di traffico, e disegnare un nuovo piano della mobilità. Le Ztl possono anche essere utili - lo sono in molte città - ma a Mestre, per come sono state organizzate in questi anni, sono state uno strumento di impedimento sia per l’accesso a Mestre che per gli spostamenti interni. La nuova mobilità andrà studiata pensando ai grandi interventi previsti, dall’M9 all’area dell’ex ospedale Umberto I». Un plauso anche dalla Camera di Commercio, il cui presidente Giuseppe Fedalto dice: «Una prima risposta concreta al problema della desertificazione del centro di Mestre ed a favore di una rivitalizzazione delle attività commerciali».
Parcheggi e strisce blu. In programma anche la riorganizzazione delle strisce blu – ha anticipato il sindaco – con posti dedicati ai residenti, che probabilmente saranno segnati con la sigla “R”. Il piano sarà presentato a breve.
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