Motoseghe a piazzale Roma, tagliato un albero a rischio caduta

L’intervento nella mattinata di sabato 7 giugno a Venezia, dopo che lunedì 2 giugno un leccio nella stessa zona è piombato a terra, ferendo 12 persone

Marta Artico
L'albero tagliato in piazzale Roma a Venezia
L'albero tagliato in piazzale Roma a Venezia

Tagliato un albero a rischio caduta a piazzale Roma, a Venezia.

Da giorni i tecnici del settore Verde del Comune controllano, scandagliano ed eseguono rilievi sulle piante di piazzale Roma, dopo quanto accaduto il 2 giugno, quando un grosso leccio è piombato a terra, ferendo 12 persone.

La base del tronco dell'albero tagliato sabato 7 giugno (foto Matteo Tagliapietra/Interpress)
La base del tronco dell'albero tagliato sabato 7 giugno (foto Matteo Tagliapietra/Interpress)

Nella mattinata di sabato 7 giugno, sotto la supervisione della polizia locale di Venezia, è stato tagliato un albero che evidentemente era a rischio caduta.

Venerdì le piante sono state sottoposte a prove di trazione, esami sotto sforzo e test relativamente alla densità per analizzare i tessuti interni del tronco e stilare anche una analisi relativa allo stato di salute.

Diverse le ditte al lavoro, incaricate dagli uffici del Verde pubblico, ciascuna per la sua specialità. Il tutto sotto agli occhi delle persone che nel frattempo vanno e vengono da piazzale Roma, per lavoro o per piacere.

La polizia locale ha invece eseguito, sempre venerdì mattina, nuovi rilievi fotografici che andranno a ingrossare il fascicolo già consegnato alla Procura e che viene via via integrato con il nuovo materiale raccolto. Una partita delicata, quella relativa ai rilievi in capo agli uffici del comune, che dovrà anche nominare, molto probabilmente, un suo consulente di parte.

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La Procura della Repubblica, sotto il coordinamento del procuratore vicario Stefano Ancilotto nelle prossime ore incaricherà ufficialmente un agronomo di studiare il leccio per capire cosa possa essere successo e quale sia la causa finale all’origine della caduta. In tanti ritengono che un ruolo importante sia da addebitare al fungo a mensola, ossia il parassita delle piante legnose che colpisce alberi adulti con difficoltà vegetativa, un parassita saprofita che si nutre di cellule morte. Ne è convinto anche Guerrino Benetazzo, noto florovivaista che analizza alberi da una vita e che rispetto quanto ha visto, non avrebbe dubbi.

Venerdì, nel frattempo, sul leccio alto quasi quindici metri che si è schiantato travolgendo i passanti e ferendo dodici persone, è spuntato un cartello con la scritta “No foto”, messo evidentemente per evitare che troppe persone si scattino selfie con lo sfondo del leccio o documentino quello che accade attorno, sia per una forma di rispetto verso i feriti, ma anche per una questione di sicurezza.

Stazionarie, nel frattempo, le condizioni delle due donne ferite più gravemente, la 39enne ricoverata in terapia intensiva all’Angelo, mamma di due bambine. E anche della madre della sposa, pure lei ricoverata nel nosocomio mestrino.

Il sindaco, nei giorni scorsi, si è recato di persona all’ospedale dell’Angelo, a parlare con i sanitari che hanno in cura le due ferite, per capire le loro condizioni.

 

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