Tappo in gola, bimba rischia il soffocamento

La piccola di 4 anni era in vacanza a Caorle con i genitori. Alla fine della cena ha ingoiato il pezzo di plastica: salvata al Pronto soccorso

CAORLE. Attimi di terrore per i genitori di una bimba lombarda di 4 anni in vacanza in questi giorni a Caorle. La piccola ha ingoiato il tappo di una bottiglia e ha rischiato il soffocamento. È stata salvata dalle manovre degli operatori infermieristici del pronto soccorso. La bimba sta meglio, anche se resta ricoverata in ospedale. . Protagonista una famiglia di Milano, affezionata a Caorle, al punto da aver acquistato un appartamento, una comoda casa per vacanze nel rione periferico di Sansonessa, lontano meno di un chilometro dalla spiaggia di Levante. Sembra che papà, mamma e piccola avessero appena finito di mangiare.

La bimba ha afferrato una piccola bottiglietta, mordicchiandola alla cima. È tipico dei bambini mettere in bocca qualsiasi cosa. Il tappo non era ben fissato ed è fuggito al controllo della piccola.

Inconsciamente la bambina lo ha ingurgitato e ha cominciato a sentirsi male. I violenti colpi di tosse hanno allarmato i genitori che avevano subito compreso la situazione. Hanno tentato una manovra di disostruzione, ma senza successo.

Pur nel terrore hanno mantenuto la lucidità per trasferire in auto la piccola al Punto di primo intervento di Riva dei Bragozzi. Gli operatori sanitari hanno compreso subito la gravità dell'incidente e hanno accolto la piccola, facendo intervenire un'équipe. La manovra di espulsione del tappo si è risolta con successo.

Dopo una prima visita, a mero scopo precauzionale la bambina è stata ricoverata nel vicino ospedale di San Donà di Piave e presto potrebbe essere dimessa. Nelle aziende sanitarie, come l'Usl 4, spesso si organizzano in periodo scolastico corsi di disostruzione per liberare le vie respiratorie, per rendere i genitori consapevoli di come questo tipo di manovre possa salvare le vite dei loro piccoli. —

Rosario Padovano

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