Sveglia all'alba e tutti a piedi
Stanchi ma felici: «Un successo Ratzinger batte Sing 3-1»
MESTRE.
La sveglia per tutti è stata all'alba, ma per essere presenti alla messa con il Papa la rinuncia a qualche ora di sonno non dovrebbe pesare più di tanto. Di certo è quanto devono aver pensato
padre Ottavio
e
padre Livio
, parroco e viceparroco della chiesa Madonna Pellegrina di Altobello. I due religiosi, aiutati da
padre Sergio
, stavano preparando l'evento con cura da alcune settimane. Già alle 7 il telefonino suona ininterrottamente: «Padre Sergio ci vediamo direttamente davanti ai cancelli del Parco...Padre Sergio arriviamo subito...Padre Sergio ci scusi, ma aspettateci». Così padre Sergio ha dovuto attendere davanti ai cancelli del Parco di San Giuliano con un mazzo di pass in mano da distribuire ai ritardatari. Ma torniamo all'alba di fronte alla chiesa, nel piazzale della Madonna Pellegrina. Il gruppo parte di buon passo attraversando Piazza Barche dirigendosi verso Viale San Marco dove è atteso dai parrocchiani di San Giovanni Evangelista. Mentre camminiamo si parla di tutto. «Noi il Papa l'abbiamo già visto a Roma - raccontano
Matteo Chrisam
e la moglie
Adriana
- ma non potevamo mancare alla messa nella nostra città». «Io vengo da Noale - fa eco
Valentina Martini
- non potrò stare tutta la giornata, ma almeno la celebrazione la voglio seguire». Arriviamo davanti a San Giovanni Evangelista e il gruppo diventa più numeroso. In silenzio, quasi senza un saluto, i parrocchiani di viale San Marco si dirigono con gli altri verso San Giuliano. E' Padre Livio che parla a nome dei propri parrocchiani: «E' la conferma della nostra fede, oggi a Mestre si manifesta la fede della comunità che si raduna attorno al suo Pastore». Un accenno alle polemiche riguardanti i costi della visita del Pontefice e l'allestimento del Parco: «Non ci vedo nulla di strano, anche nel Vangelo la Madonna unge con oli profumati i piedi di Nostro Signore appena deposto dalla Croce e viene rimproverata, ma risponde dolcemente che ci sono gesti che meritano di essere glorificati». Ed ecco il Parco. Una mucca scodinzola tranquilla poco prima del ponte, ci riferiscono che un agricoltore di Trivignano l'ha portata fin lì sperando nella benedizione. Ma all'ingresso non c'è il pass per la mucca, e l'hanno lasciata fuori! Ogni parrocchia invece ha il suo spazio delimitato. Prima delle 10, preceduto dal ronzio ininterrotto degli elicotteri, un applauso accoglie Papa Ratzinger che sfila con la Papamobile fino al palco. Nemmeno con l'Heineken Jammin Festival c'era tanta gente, nemmeno per i mitici Police. Uno fa i conti: «Ratzinger batte Sting 3-1». E' da poco passato mezzogiorno quando il Papa conclude il rito solenne. L'ultimo coro saluta Benedetto XVI che si allontana nella laguna. La gente lascia il parco ordinatamente, senza fretta. Anche un ragazzo con la maglia del Milan e la bandiera biancooro del Vaticano affiancata da quella rossonera. Forse era venuto per ringraziare il Papa di un miracolo molto terreno: lo scudetto del Milan.
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