Sul sito del commissario semafori per vedere se le dighe sono alzate

L’ultima novità mediatica è il “semaforo”. Verde, arancione o rosso, a seconda che le paratoie siano alzate oppure no. Si controlla sul sito del commissario straordinario “Sblocca cantieri”. Con l’avvertenza che “le ordinanze per bloccare la navigazione spettano alla Capitaneria di porto “e che le barriere si alzano solo con acqua alt”a sopra i 130 centimetri”. Novità “mediatica” che fa il paio con gli annunci dell’avvio di un tavolo per stabilire le regole dell’avviamento dell’opera. E con la firma di un protocollo di intesa per “uniformare” le previsioni, dopo il grave errore dell’8 dicembre, quando nonostante l’allarme del Comune le dighe non vennero alzate.

Nel sito del commissario non compaiono altri dati relativi allo stato dell’opera. Nè la situazione finanziaria, che preoccupa sempre di più. Sono almeno 200 i milioni necessari per riparare le criticità mai risolte delle dighe. Altri 180 i debiti del Consorzio Venezia Nuova, in difficoltà a pagare anche gli stipendi. Centinaia di milioni fermi anche per i contenziosi legali con le vecchie imprese. E un traguardo di fine lavori, quello del 31 dicembre, già annunciato da tre governi che si allontana sempre di più. Restano le diversità di vedute tra la commissaria straordinaria con sede a Roma e gli uffici lagunari del ministero. Restano anche le divergenze sul futuro dell’Agenzia per la laguna. Approvata d’urgenza alla vigilia di Ferragosto, ancora ferma. Ieri intanto prima delle prove di sollevamento delle paratoie, la Capitaneria ha sequestrato una rete da pesca lunga cento metri nel porto rifugio di Treporti. Lì i cantieri del Mose sono fermi. Ma la pesca continua. —



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