Sul Rivolta lo scontro continua

La Lega: «Subito in Consiglio». Caccia: «Allora confronto su tutto»
L’esterno della Paolini e Villani sede del Rivolta a Marghera
L’esterno della Paolini e Villani sede del Rivolta a Marghera
 
MARGHERA.
Il rinnovo della convenzione con l'Officina Sociale per gestire fino al 2026 il centro sociale Rivolta provoca reazioni di segno opposto. La polemica, innescata dalla richiesta del consigliere comunale udc, Simone Venturini, di una verifica di maggioranza sull'opportunità del rinnovo, non accenna a placarsi. «Il centro Rivolta - dice
Bruno Polesel
, delegato alla cultura della Municipalità - è da considerare una delle risorse sociali e culturali della nostra Municipalità. Si trova, è vero, in un'area che presenta molteplici problematiche, tra prostituzione e spaccio, ma proprio il Rivolta è una delle realtà che cercano di dare una mano con le sue iniziative a chi ha bisogno. Il rinnovo della gestione, inserito nell'ottica di una completa riorganizzazione dell'area, è sicuramente positivo». Di tutt'altro parere
Alessandro Vianello
, capogruppo in Comune della Lega: «Sono sobbalzato dalla sedia appena ho saputo. Io ho due cause aperte contro rappresentanti del centro sociale per danneggiamenti a un nostro gazebo e alla mia persona. Non capisco come si possa permettere un uso simile di soldi e strutture pubbliche per finanziare certe attività. Chiedo che sia immediatamente convocato un consiglio comunale per discutere la questione alla presenza di tutte le realtà politiche».  E se
Rubens Gebbani
e
Alvise Ferialdi
dei Socialisti di Marghera parlano di «colpo di sole di fine agosto» e confermano la loro contrarietà al rinnovo gestionale, ponendo l'accento su «feste e iniziative organizzate senza alcun tipo di permesso»,
Beppe Caccia
di «In Comune» rilancia: «Va bene il confronto proposto dal consigliere Venturini. Ma allora che confronto sia anche sul rincaro delle tariffe Actv e sui finanziamenti alle scuole private confessionali. Con questo rinnovo, in realtà, il Comune risparmierà anche sull'affitto, che al Rivolta è stato aumentato da 5 a 25 mila euro». Infine l'assessore
Gianfranco Bettin
: «Magari mi sarò spiegato male - scrive - ma la dichiarazione attribuitami ieri è l'esatto contrario di quello che penso: non è un problema discutere ulteriormente la delibera prima di approvarla, perché è ovvio che sia così e per la solare evidenza del valore pubblico del progetto. Occasioni per riparlarne non mancheranno di certo».

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