«Subito la telecamera in via Mestrina»
Alla commissione Sicurezza tenutasi ieri mattina al Municipio di Mestre per discutere di sicurezza stradale nel territorio comunale si sono presentati anche i cittadini di via Mestrina, lato piazza XXVII Ottobre per reclamare all’assessore alla Mobilità Renato Boraso l’installazione della telecamera della nuova zona a traffico limitato sperimentale che dovrà essere attivata in orario notturno (dalle 21 alle 6 del mattino). Telecamere previste, con le medesime modalità di funzionamento, anche tra le vie Verdi e Mazzini. I residenti di via Mestrina, che da anni chiedono una zona a traffico limitato vigilata da telecamera hanno segnalato i ritardi nell’installazione delle telecamere della Ztl dopo la pubblicazione dell’ordinanza nel mese di agosto. L’area interessata è quella che va dal civico 86 di via Mestrina all’intersezione con via Pepe.
Boraso ha ammesso i ritardi, spiegando però ai cittadini che il Comune attende che la Motorizzazione dia il via libera alle installazioni delle telecamere di sorveglianze delle due nuove Ztl notturne, sperimentate dalla giunta Brugnaro con l’intento di vigilare sugli accessi dei veicoli nelle due zone del centro ma anche presidiando zone dove viene segnalato un via vai di persone diretto alle due sale giochi e scommesse presenti in queste due zone centrali di Mestre. «Le autorizzazioni alle installazioni non sono ancora arrivate», dice Boraso, impegnato anche con l’assessore al bilancio a reperire nel frattempo i fondi per comperare i due occhi elettronici ed installarli.
Il costo è di cinquantamila mila euro e si sta svolgendo una ricognizione tra le pieghe del bilancio, risicato, di Ca’ Farsetti per trovare i fondi. C’è il rischio che l’intervento promesso non abbia la necessaria copertura finanziaria, chiediamo all’assessore. «Impossibile», replica Boraso. «Se non troveremo nel bilancio faremo conto sulla quota di riserva o chiederemo ad Avm, come abbiamo già fatto per altri interventi, vedi il bike sharing in via Torino, di anticipare i fondi necessari per garantire la riuscita di un intervento che vogliamo assolutamente portare in porto». (m.ch.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia