Stroncato da un tumore a 46 anni addio all’ingegnere Favaretto

ORIAGO

Ha lottato fino all’ultimo giorno, circondato dall’affetto dei suoi cari, giovane papà di 46 anni, stroncato da un tumore. A raccontare chi fosse Giulio Favaretto è la sorella Alessandra. «Mio fratello», spiega, «era un ingegnere meccanico. Lavorava in una azienda farmaceutica a Camin a Padova dove si occupava della manutenzione degli impianti. Era un gran lavoratore e ha sempre puntato al bene della sua famiglia ai bambini e alla moglie che amava tantissimo. Era sempre stato un grande sportivo. Aveva partecipato e portato fino al termine diverse maratone di Venezia mentre quando poteva andava in montagna a fare passeggiate dove si rilassava con la sua famiglia e faceva tante passeggiate». Giulio era anche molto legato alla parrocchia di San Pietro di Oriago ed era partecipe alle iniziative della comunità cristiana. Fino a un anno fa, quando scoppia la malattia. «Ha lottato con grandissima forza fino alla fine contro questa malattia che è comparsa un anno fa», continua Alessandra, «ha avuto sempre a fianco a sé la famiglia. Era molto apprezzato anche nel suo lavoro per la sua grande preparazione professionale e umanità».

La notizia della morte di Giulio Favaretto ha colpito tutti ieri a Oriago di Mira. In tanti fra i residenti sono andati a portare le condoglianze alla famiglia colpita dal lutto. I funerali di Giulio Favaretto si terranno domani alle 14, 30 nella chiesa di San Pietro in Bosco ad Oriago.

Lascia la moglie Rossella i figli Elena e Matteo il papà Lorenzo la sorella Alessandra, la suocera Elida. I famigliari invitano a devolvere eventuali offerte all’istituto oncologico veneto. Dopo il rito funebre sarà accompagnato nel cimitero di Spinea per la cremazione e successivamente sarà tumulato nel cimitero di Oriago. —

Alessandro Abbadir

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