Stazione di via Olimpia, cantiere concluso a giugno.Ma i treni fermeranno (forse) solo nel 2023

VENEZIA. C’è una data: 23 giugno 2021. Un paio di mesi d’attesa quindi per vedere completati - e consegnati - i cantieri della viabilità della nuova stazione ferroviaria (Sfmr) di via Olimpia lungo la linea ferroviaria Venezia-Trieste collegata alla fermata della Gazzera sulla Venezia-Udine.
Anche se è una bella notizia, dato che i lavori sono stati fermi per anni, non è il caso di gioire troppo. Perché i cantieri in fase di conclusione non riguardano l’aspetto delle stazioni vere e proprie. Quando si fermeranno quindi i treni? Quando vedremo i primi pendolari? L’assessore regionale ai Trasporti, Elisa De Berti: «Rfi inizierà il cantiere per la parte ferroviaria, le stazioni, dopo l’estate e finirà nel 2022. Si può quindi ipotizzare che il programma di esercizio del 2023 potrà comprendere tali fermate».
Sul fronte dell’infrastruttura, considerata la storia del cantiere - imprese fallite, ritardi, problemi tecnici - che ha visto anche una nuova viabilità nell’area della Gazzera, la cautela è d’obbligo. Ma la fine dei lavori affidati a Veneto Strade sembra davvero all’orizzonte.
«Dopo le difficoltà pregresse, in questa ultima fase del cantiere c’è stato un lieve ritardo dovuto alle difficoltà di lavorare nel primo lockdown, considerato anche il fatto che le aziende che stanno eseguendo i lavori è di Bergamo (Edil Scavi e Barachetti Service, ndr), ma ormai ci siamo», dice Silvano Vernizzi, l’amministratore delegato di Veneto Strade, la società regionale che, quasi due anni fa, per sbrogliare un’intricata matassa che aveva provocato la paralisi del cantiere, è stata incaricata di svolgere il ruolo di stazione appaltante.
Lavori per 3, 6 milioni di euro, di un pacchetto complessivo da 14, compresi gli interventi eseguiti da Comune (una buona fetta della viabilità) e Rete ferroviaria italiana (Rfi), sulla stazione vera e propria. Il 26 aprile riprenderanno i lavori di carpenteria sul ponte ciclo-pedonale, e la sistemazione della condotta dell’acquedotto, realizzata nel precedente appalto e difettosa.
Veritas ha di recente dato il via libera all’utilizzo di una tecnologia chiamata relining, che prevede il rivestimento interno della condotta al posto della sua sostituzione. A oggi nella parte nord ovest (lato Gazzera) è stato completato il parcheggio scambiatore, mentre manca ancora la pavimentazione dei percorsi ciclopedonali.
Sul lato a nord est rispetto alla ferrovia invece restano da completare la rampa del sottopassaggio, l’accesso alla banchina ferroviaria e l’area ciclo-pedonale di accesso a via Ferrari. Per ciò che riguarda invece l’area del sottopasso a Sud (quindi verso via Galuppi) sono stati riqualificati i percorsi del parco Sabbioni (che costeggia la ferrovia tra via VIII Alpini e via Perosi), mentre restano da completare le rampe del sottopasso Sud, i marciapiedi e l’accesso alla banchina, gli impianti di illuminazione, la video-sorveglianza e la sistemazione delle aree verdi. Ma per salire alla stazione della Gazzera o di via Olimpia bisognerà aspettare il 2023. Forse. —
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