Stabilimenti aperti Jesolo, ripartenza con 60 alberghi che sfidano la crisi

Giovanni Cagnassi / JESOLO
Estate al via e un posto al sole, per ora, ancora senza prenotazione. Il lido di Jesolo apre i primi stabilimenti balneari e si allinea con le spiagge di Sottomarina e del lido di Venezia che già avevano iniziato la settimana scorsa l’avventura nella stagione estiva dell’èra Covid. Non c’è ancora l’invasione, anche perché ieri il sole era leggermente velato e ha trattenuto molti pendolari, ma i 60 alberghi aperti, su 360 complessivi, stanno lavorando a pieno ritmo. E così, su 34 stabilimenti balneari, 11 sono stati aperti con la dicitura “stabilimenti elioterapici” e altri ne apriranno nei prossimi giorni. In sostanza, sono stabilimenti in cui prendere il sole a scopo terapeutico, in attesa dell’inizio ufficiale della stagione estiva tra il 4 e 5 giugno, quando la spiaggia dovrà essere contingentata con ingresso solo su prenotazione. Per ora, comunque, servono solo la mascherina, il distanziamento e gli ingressi separati. Gli ombrelloni sono già ben distanziati nella maggior parte degli stabilimenti, tra i 12 e i 16 metri quadri in media per piazzola.
SI PARTE
Ieri mattina, inaugurazione ufficiale dello stabilimento Manzoni del presidente Amorino De Zotti. 1800 ombrelloni controllati elettronicamente con telecomando, sistema no touch con bagni auto pulenti, percorsi delineati per evitare assembramenti. È il modello di stabilimento che già si adegua al periodo di restrizioni in vigore. «Abbiamo fatto pressione per iniziare al più presto», ha detto De Zotti, «pronti anche alla disobbedienza civile pur di piantare gli ombrelloni, quando ancora il clima era di grande incertezza. Adesso ci siamo e confidiamo in un’estate di alto livello».
ELIOTERAPIA
Alessio Bacchin, presidente della Jesolo Turismo Spa, società partecipata dal Comune che gestisce stabilimenti e camping, oltre al salvataggio, spiega che in questa fase in cui la stagione non è ufficialmente partita, si parla di stabilimenti elioterapici e così sono indicati i primi 11 aperti. «Per il 5 o 6 giugno», dice, «saranno 34 e tutti aperti, con alcuni ritardi solo per la zona Pineta, dove ci sono i lavori in corso per il ripascimento. Già in questi giorni e fino a martedì, abbiamo garantito un assistente ai bagnanti per il salvataggio su ogni torretta, anche se non era obbligatorio. Per noi è una garanzia ulteriore. Sempre per il prossimo fine settimana, ci saranno tutti i bagnini di salvataggio in torretta, come ogni estate». Oltre al Manzoni ci sono Oro Beach, SoleMare, Venezia, Lidomare, EuroBeach, BauBau Beach, Marconi, Torino. Hanno aperto tutti, in questi giorni, per il primo vero weekend turistico. Adesso si inizia a fare sul serio, con gli ombrelloni, la spiaggia e i servizi già pronti. E nei prossimi giorni sarà messo a punto il sistema di prenotazione con la App JBeach tra Comune e categorie. Il sindaco, Valerio Zoggia, ha più volte sottolineato che la prenotazione sarà obbligatoria anche in spiaggia libera, che comunque non sarà a pagamento.
CHIOSCHI
Sono stati quasi tutti aperti i 51 chioschi sul litorale, con 20 carrettini del gelato in arrivo. Hanno lanciato la campagna “Io vado in spiaggia” e da ieri hanno iniziato a lavorare a pieno ritmo, dal chiosco Loredana al Tango, dal Baita al Mare, Zio Berto e tutti i più amati. Stabilimenti e chioschi sono delle aziende che hanno un fatturato di centinaia di migliaia di euro e quest’anno dovranno invece lavorare con la prospettiva di incassi ridotti rispetto agli anni passati.
PRESENZE
Per il momento in spiaggia ci sono ancora i pendolari che arrivano dall’entroterra, in particolare da Venezia, Mestre e Treviso. Nonostante questo, molti alberghi hanno già segnato il tutto esaurito al lido di Jesolo, con prenotazioni fino a martedì, Tra questi Mondial, Villa Sorriso, Adlon. E ha aperto anche il 5 stelle Almar. La prossima tappa sarà il 3 giugno, per l’apertura dei confini tra le regioni, in attesa di certezze sulla libera circolazione degli stranieri. «Abbiamo saputo di un corridoio in Austria per i turisti tedeschi», ha detto l’assessore regionale Federico Caner. «La Germania ha cambiato atteggiamento verso l’Italia. Ci sono molti concorrenti stranieri pronti. Per questo è il momento che il nostro ministro degli Esteri, Di Maio, si muova e vada a parlare con Angela Merkel in Germania, Kurz in Austria in quanto per noi la presenza straniera è fondamentale». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia