Spunta disegno osceno all’ingresso della Galleria Franchetti

VENEZIA. Vandali del graffito alla Galleria Franchetti alla Ca’ d’Oro. Nella calle dove è l’ingresso del museo statale, a fianco dell’ingresso principale. in uno dei due riquadri esterni sul muro, è comparso infatti un disegno osceno ,che fa tra l’altro riferimento anche a uno dei vicini locali per giovani della zona.
L’autore non ha evidentemente resistito all’impulso di dare libero sfogo ai suoi istinti “creativi”, visto che la superficie esterna con la cornice, può ricordare quella di un quadro.
Certamente non una bella pubblicità per il museo, perché chi arriva per la visita non può fare a meno di vedere il “disegnino”imbrattante. Ieri per un sopralluogo - avvertiti dai responsabili della Ca’ d’Oro - sono intervenuti anche i vigili urbani, che avrebbero consigliato per il momento di non cancellarlo, in attesa di identificare il colpevole.
Potrebbe essere in questo caso più semplice del previsto, perché le telecamere di sorveglianza del museo, avrebbero ripreso le immagini dell’atto di vandalismo.
Il fenomeno delle scritte e dei graffiti vandalici - nonostante controlli e multe severe per gli eventuali responsabili - non accenna però a ridursi a Venezia, per l’esibizionismo irrefrenabile degli autori.
Risale solo a pochi giorni fa, ad esempio l’imbrrattamento, per ben due volte, della Stele del pan in pietra d’Istria del 1727 imbrattata per ben due volte. La storica lapide del Sotoportego Falier era stata ricoperta di scritte, eseguite con un pennarello nero.
Dopo il primo atto vandalico. Veritas aveva subito ripulito la lapide, ma invano. Due giorni dopo il writer selvaggio è tornato a sporcare ancora il reperto, con un messaggio sgrammatico e senza senso, almeno apparente.
Sulla lapide era stato anche scritto il nome di una persona che, riconosciutasi, aveva sporto denuncia alla polizia di Stato. Solo dopo il secondo intervento di pulitura, la lapide settecentesca è stata lasciata finalmente in pace. —
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