Spinea, lavori allo stadio Allende: il calcio rischia un anno di stop
I quattro campi da gioco devono essere messi a norma: servono100 mila euro. Il Comune punta a velocizzare i tempi con l’assegnazione diretta del bando

Il calcio a Spinea potrebbe andare verso lo stop di un anno. La gestione degli impianti, tornata in mano al Comune, resta difficile e ci sono in ballo oltre centomila euro per la messa a norma di tutti gli impianti cittadini.
Ora, e con tempi che per forza di cose devono essere molto rapidi, bisognerà riassegnare la gestione di tutti gli impianti in pochi mesi per non penalizzare troppo le società interessate.
La commissione
La commissione comunale riunitasi l’8 maggio a Spinea ha fatto il punto sulla situazione del calcio in città, e purtroppo non è risultata una situazione positiva.
Il primo punto all’ordine del giorno è stata la situazione dei campi da gioco, e la verifica ha evidenziato come in totale per il Comune ci sarà da affrontare per i quattro campi da calcio una spesa superiore ai cento mila euro.
Nel dettaglio, la spesa principale sarà ovviamente per lo stadio Allende, per il quale sono previsti almeno 50.000 euro per la sistemazione del terreno di gioco e dell’impianto di irrigazione.
Nel conto, non è considerata la pista di atletica per la quale i fondi arriveranno dal Pnrr. Ma la pista d’atletica comporta un problema ulteriore, che è quello della sistemazione degli spogliatoi e dell’impossibilità di utilizzo contemporaneo della pista stessa e del campo da calcio.
Per gli altri campi, invece, sono previste spese di 15.000 euro per il Tonello (lasciato in pratica in abbandono da inizio stagione e per il quale bisognerà del tutto rivedere il manto erboso), 15.000 euro per il Federale e una spesa ancora da stabilire per il Luneo, che necessita di una revisione totale a partire dagli spogliatoi.
Problemi per la gestione degli impianti
Di fatto, si prospettano anche problemi per la gestione sportiva degli impianti.
Se una assegnazione diretta sembra attualmente impossibile il bando porterebbe via troppo tempo e di fatto renderebbe impossibile partire in tempo per l’avvio della nuova stagione sportiva (sempre tenendo conto che attualmente un eventuale calcio Spinea dovrebbe per forza ripartire da zero e dunque dalla terza categoria).
Restano quindi tre ipotesi al vaglio del comune. La prima, quella che nessuno si augura, vede lo stop obbligato per le attività calcistiche negli impianti comunali per un anno mentre si resta in attesa dei tempi tecnici per il bando.
La seconda, quella che invece il Comune sta cercando di concretizzare, vedrebbe una forma di assegnazione “quasi” diretta da parte del Comune stesso ai richiedenti cittadini per l’Allende e gli altri impianti tramite un imprenditore o una cordata locale. La terza ipotesi al vaglio è quella di lasciare per un anno sportivo la gestione a società fuori città, e da questo punto di vista sembra che siano pervenute già alcune richieste. —
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