Spinea, la stazione-modello già allo sbando

SPINEA. Infiltrazioni d’acqua nel sottopasso pedonale, la nuova stazione dei treni di Spinea mostra già i segni del tempo. Eppure non ha ancora compiuto i cinque anni, un po’ presto per parlare di problemi di età e usura.
A denunciarlo sono i pendolari, che nei giorni scorsi, complice anche il maltempo e le abbondanti nevicate, hanno immortalato con i loro smartphone situazioni degne di un vecchio capolinea di campagna. Invece siamo a Spinea, nella nuovissima stazione del Sistema ferroviario metropolitano regionale (più comunemente detta metropolitana di superficie), che non è ancora stato completato, ma dovrebbe diventare il fiore all’occhiello della mobilità veneta. E proprio Spinea, secondo il costosissimo progetto voluto dalla Regione, sarebbe una delle stazioni smodo dell’intero sistema.
Nelle immagini - denuncia dei passeggeri preoccupa in particolare il sottopasso che collega le banchine dei due binari, completamente allagato con alcuni centimetri d’acqua, conseguenza dello scioglimento della neve e di alcune infiltrazioni d’acqua dalle pareti e dal soffitto. A corredo, comunque, di una situazione generale di incuria e sporcizia che non fa certo onore a uno degli snodi principali del nuovo metrò.
«C’erano almeno tre centimetri d’acqua», assicura il pendolare autore delle foto, «ma da qualche giorno sono spente anche le luci». Un abbinamento micidiale che mette in pericolo il passaggio dei pendolari, costretti a un pericoloso zig-zag al buio per non bagnarsi. Già partita la segnalazione a Rfi, Rete ferroviaria italiana, da parte di alcuni pendolari, ora lo fa anche il sindaco di Spinea Silvano Checchin, che più volte in passato aveva scritto all’azienda e alla Regione per segnalare lo stato di degrado dell’intera area. L’ultima volta solamente a novembre. «Rfi e Regione intervengano subito», sbotta Checchin nell’ultima lettera, «per porre rimedio a queste disfunzioni, in particolare per predisporre interventi risolutivi e risolvere l’inconveniente delle infiltrazioni d’acqua, che è alquanto preoccupante». Il Comune ha fatto sapere di puntare sul perfetto funzionamento della stazione, che presto diventerà un elemento centrale della nuova mobilità intermodale di Spinea e fulcro del piano norma 22 che vede proprio nell’area della stazione una zona di sviluppo strategico per la città.
Filippo De Gaspari
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