«Spediremo la posta dall'Austria»
Bibione. Dopo i disservizi scatta la protesta di albergatori e categorie turistiche

Nella foto d’archivio l’ufficio postale di piazza Mercato a Bibione
BIBIONE.
«Adesso andiamo a spedire la posta all'estero, in Austria e Germania dove hanno tariffe anche meno esose delle nostre». Gli albergatori ma anche le agenzie di viaggio puntano alla protesta forte per far sentire la propria voce dopo i continui disservizi registrati negli uffici postali locali. E a fianco delle categorie scende in campo anche il vicesindaco Gianni Carrer.
«Non è accettabile che si prosegua con questo sistema postale che continua con quel disrupting che ha bloccato gli uffici postali la scorsa settimana ed ha costretto operatori, imprenditori ed anziani, a fare i salti mortali per risolvere problemi che le Poste avevano creato - tuona il vice sindaco - Credo che sia giunto il momento di farci sentire con azioni di protesta che dovranno sostituire le civili rimostranze visto che ogni anno la cosa si ripete ed ogni volta vengono fatte promesse e date garanzie che poi regolarmente vengono disattese». Infatti gli imprenditori ed operatori turistici si stanno organizzando orientandosi verso il vicino Friuli dove gli uffici postali rimangono aperti per l'intera giornata senza interruzione alcuna, mentre le grandi agenzie per le loro spedizioni si rivolgono già agli uffici tedeschi ed austriaci che applicano una tassa postale inferiore, anche per le buste dirette in Italia. «Non escludo la possibilità di organizzare uno sciopero postale ed evitare di servirsi dell'Ufficio di Bibione, nonché bloccare la strada con cartelli con cui se ne spiega la motivazione - dice Carrer - creare cioè disagi provvisori per risolvere quelli annosi come il disservizio postale di cui siamo vittime. Stiamo facendo una figura pessima agli occhi dei turisti che nei loro paesi hanno nelle Poste il punto di riferimento primario mentre da noi rimangono stupefatti della loro inefficienza». La direzione delle Poste si è riservata di verificare gli avvenimenti segnalati precisando però che sono quasi certamente riferibili alle difficoltà di collegamento con i terminali degli uffici periferici della scorsa settimana. Ma gli operatori turistici hanno già deciso di andare avanti con la loro protesta boicottando l'ufficio postale locale per portare le lettere oltreconfine in Austria e Germania.
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