Spaccata all'autofficina Moderna, la rabbia di Favaretto: "Abbandonati a noi stessi"

MESTRE. Ennesima spaccata all’autocarrozzeria Moderna di via Giustizia, arrivata a quota undici furti in tre anni. Quando il titolare Mattia Favaretto è arrivato sul posto, alle sei di ieri mattina, sembrava che all’interno fossero passati gli Unni. Porta sfondata gettata addosso a un’auto nuova, gomme delle macchine dappertutto, uffici messi a ferro e fuoco, una moto rubata. I ladri hanno agito nottetempo, forse all’alba, ma nessuno ha capito come l’allarme collegato alla vigilanza privata e alle forze dell’ordine non sia scattato.

E’ sparito qualche migliaio di euro, ma la Carrozzeria sta ancora cercando di conteggiare il totale del denaro. La moto rubata è un’Honda 250 da motocross. Danni anche nel salone e nell’officina, dove sono state sparpagliate le gomme dappertutto. E poi ci sono auto strisciate.

Sul posto la polizia, alla quale è stata presentata denuncia. Arrabbiato Paolo Favaretto, che gestisce l’autocarrozzeria con il figlio. «Questo è l’undicesimo furto in tre anni» spiega «è una vergogna, non ne possiamo più. Ci siamo appellati a tutti, quando era ministro Alfano invitammo anche lui. Ma nulla di nulla. La situazione è peggiorata, la strada chiusa ha fatto il resto. I militari non si vedono più passare, è tornato lo spaccio a tutte le ore del giorno, il via vai di drogati. Siamo abbandonati a noi stessi».
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