Spaccata al liceo tre colpi in un mese Rabbia del preside

PORTOGRUARO. Offensiva dei ladri in pieno centro, colpite ancora una volta il liceo XXV Aprile di Portogruaro; e per la prima volta negli ultimi tempi il bar Giardino, all’angolo tra via Bonò e via Udine. L’ammontare dei danni dei furti nella scuola superiore supera i 10mila euro. Poco ingente invece il valore del raid nell’esercizio pubblico, gestito da una famiglia cinese trapiantata a Portogruaro da tempo. Su entrambi questi episodi stanno indagando i carabinieri di Portogruaro.
È affranto, dopo l’ennesimo colpo a scuola, il preside dell’istituto che chiede un intervento urgente da parte della Provincia. Roberto Barbuio non sa più cosa fare. Quello dell’altra notte è stato in ordine di tempo il terzo colpo nell’ultimo mese e mezzo. Penetrare nella scuola è stato un gioco da ragazzi.
«Restiamo esterrefatti e scandalizzati di fronte a questo ennesimo episodio», ha riferito Roberto Barbuio, «si sono accaniti ancora una volta contro le macchinette portavivande. Rispetto ai raid precedenti, anziché recarsi nel plesso Nievo B, hanno colpito al Nievo A. Sono entrati da una finestra, dopo aver smontato l’infisso. Vogliamo un intervento della Provincia per salvaguardare il nostro istituto».
Rispetto ai due precedenti raid ricordati dal preside, tuttavia, il colpo avvenuto nel fine settimana, è stato più laborioso e, per certi verso, più “professionale”. Nelle occasioni precedenti, infatti, i ladri hanno danneggiato l’ingresso principale del plesso A, danneggiandolo con un utensile. Stavolta, per penetrare nel plesso B, i ladri hanno smontato una finestra che dava sul cortile. Attraverso questa sono penetrati nella struttura e si sono diretti subito verso le macchinette, scassinandole e procurando danni molto ingenti.
L’ex assessore all’edilizia scolastica Giacomo Gasparotto allarga le braccia. «Non ci si può fare nulla», ammette, «l’unico rimedio è rivolgersi al dirigente Andrea Minin, già oberato di lavoro». Già l’altro giorno fu sventrato, con un’ascia, una macchinetta portavivande, nel bar attiguo al distributore della Shell, a Levada di Concordia Sagittaria. E a proposito di bar potrebbe esserci la stessa mano del furto a scuola dietro al raid avvenuto al bar Giardino, che si trova a meno di 500 metri in linea d’aria dalla scuola. I banditi hanno sventrato le macchinette videogiochi, adoperando anche qui degli utensili. Hanno arraffato tutte le monete presenti, per un bottino complessivo che non supera i 100 euro, andandosene.
Rosario Padovano
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