Chioggia, sos dei pescatori: «Sarà un Natale senza vongole»
Nessuna vongola nei fondali davanti a Sottomarina: i pescatori restano a terra da oltre un anno. Il presidente del Co.Ge.Vo. Michele Boscolo Marchi denuncia una «morìa inspiegabile». E per Natale, niente vongole sulle tavole

Difficilmente a Natale ci potranno essere in tavola le vongole di mare nostrane, quelle che si pescano davanti al litorale di Sottomarina, verso la foce del fiume Brenta. Era la speranza dei pescatori chioggiotti, fermi in banchina con le loro barche da ben 13 mesi, ma gli ultimi monitoraggi sui banchi di sabbia, che dovrebbero servire da nursery per le Venus gallina hanno purtroppo confermato l'ipotesi peggiore: le vongole non ci sono.
Fumata nera, dunque e altri mesi che si profilano senza poter solcare il mare, senza "calare" le gabbia, senza sparare aria compressa per far sollevare la sabbia e tirare dentro il prezioso mollusco.
Un dramma che sta diventando un problema sociale per molte famiglie, che hanno mutui da pagare, ma anche un semplice pasto da mettere insieme a pranzo e cena. Durante l'estate molti pescatori si sono arrangiati, magari lavorando in spiaggia come bagnini, ma l'inverno che sta per arrivare sarà davvero duro da superare.
Certo, sono arrivati dei contributi regionali, arriveranno altri sostentamenti statali, che servono almeno per smussare le sofferenze, ma i pescatori vogliono tornare in mare, guadagnarsi da vivere lavorando, dimostrando, come i CoGeVo hanno sempre fatto vedere, quel modello cooperativo che funziona, che tutela la risorsa e garantisce un reddito a tutti gli associati.
«Da sempre » ha detto il presidente del Co.Ge.Vo. Michele Boscolo Marchi durante l'incontro con la europarlamentare Anna Maria Cisint, reduce dalla vittoriosa battaglia in sede europea per la proroga della taglia minima pescabile a 22 millimetri «siamo un modello esemplare per tutta Italia, nonostante le regole ferree dettate da Bruxelles, però tutti si devono anche rendere conto che quelle regole ormai sono datate, perché il mare di oggi non è lo stesso del 2010, a causa del cambio climatico.
C'è troppa teoria nella politica. Noi siamo a casa da 13 mesi e non capiamo perché ci sia questa morìa continua di vongole. Che cosa c'è nell'acqua? Lo chiediamo da tempo ma nessuno ci dà una risposta. Speriamo che almeno per Pasqua la situazione possa cambiare».
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