Sottomarina, una spiaggia adatta a tutte le disabilità
Si è chiusa ieri la presentazione del progetto regionale del turismo inclusivo Ai bagni Vianello proposti pet therapy, canoa, kayak ed escursioni in laguna

SOTTOMARINA. La costa veneta è la più lunga d’Italia a garantire un turismo sociale inclusivo. Si è chiuso ieri ai bagni Vianello di Sottomarina il progetto regionale, da 650.000 euro, che ha garantito alle spiagge venete di alzare l’asticella della qualità offrendo servizi innovativi per gli ospiti disabili. Sottomarina ha fatto la parte del leone proponendo per due mesi pet therapy, canoa e kayak e escursioni in laguna con la barca attrezzata di capitan Memmo, attività che hanno coinvolto 110 ragazzi disabili della città (cooperative Prometeo, Titolo minori, Emmanuel, Anffas, Uildm) e alcuni turisti, anche stranieri. Il progetto è stato realizzato dall’Usl 3 Serenissima in collaborazione con Ascot e Comune (che ha finanziato l’illuminazione a led e il percorso per non vedenti). Le attività si sono svolte ai bagni Vianello, l’unica spiaggia accreditata dalla Regione come inclusiva nel distretto di Chioggia.
Lo stabilimento è attrezzato per accogliere al meglio gli ospiti disabili, ha percorsi accessibili, pedane per sostare sotto l’ombrellone, giostrine per i bambini in carrozzina o non vedenti, carrozzine per spostarsi sulla sabbia e per fare anche il bagno in mare. Nello stabilimento, l’Usl 3 ha messo a disposizione anche un tablet con il linguaggio italiano dei segni e un operatore sociosanitario, presente tutte le mattine dal lunedì al venerdì.
Le attività sportive sono state però il valore aggiunto che ha entusiasmato i ragazzi delle cooperative sociali e che ha attirato anche molti turisti. «Noi siamo stati apripista», spiega Giorgio Bellemo di Ascot, «ma il modello è replicabile da tutti, anzi ci auguriamo che in futuro altre spiagge ospitino queste attività. Ricordiamo che tutte le spiagge di Sottomarina sono accessibili ai disabili già da qualche anno». «Quando si sceglie una vacanza», specifica il direttore generale dell’Usl 3, Giuseppe Dal Ben, «si valuta anche l’aspetto sanitario e sociale. Noi siamo l’unica spiaggia a avere un ospedale qualificato a pochi metri, abbiamo punti di primo soccorso, quad, defibrillatori sul litorale e quest’anno abbiamo potuto offrire anche servizi innovati per le persone fragili. Sono uscito in barca con i ragazzi, li ho visti fare pet therapy con Sketch e canoa, il loto entusiasmo era contagioso». La Regione, soddisfatta dei risultati, promette di continuare nei prossimi anni. «Sarà più complicato trovare le risorse», spiega l’assessore regionale al turismo, Federico Caner, «perché quest’anno abbiamo usufruito anche di un finanziamento ministeriale, ma di certo continueremo perché ci sono 39 milioni di persone disabili in Europa che hanno diritto a vacanze in piena sicurezza».
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