Si barrica in casa armato di machete: bloccato con il taser dopo 4 ore. Paura a Sottomarina
Grande spiegamento di forze per un 40enne che aveva minacciato di suicidarsi. Il plauso del questore ai suoi uomini

Pomeriggio di grande tensione sabato 7 giugno a Sottomarina, in via Vega, una laterale di via Cristoforo Colombo a due passi dalla cosiddetta rotonda del Granso Stanco. Un uomo sui 40 anni, già noto ai servizi psichiatrici dell'ospedale di Chioggia, si era barricato in casa, per ragioni che sono al vaglio degli inquirenti, minacciando chiunque si avvicinasse con un machete di notevoli dimensioni e un coltello.
La situazione è precipitata attorno alle 15 quando sono state allertate le forze dell'ordine. Sul posto ampio dispiegamento di forze, con i sanitari del 118 presenti con una autoambulanza ed una auto medica, quindi gli agenti della Polizia locale, della Polizia di Stato, i carabinieri ed i vigili del fuoco.
E sono stati proprio i pompieri, assieme ad alcuni agenti della polizia locale ad entrare per primi nell'appartamento dell'uomo, che però è andato subito in escandescenza.
All’arrivo del personale della polizia locale, l’uomo li ha minacciati inizialmente con un paio di forbici, mimando altresì il gesto di tagliarsi la pancia, poi con un martello e una mannaia.
L'uomo, che si trovava da solo nella sua abitazione, di farsi portare all'ospedale proprio non ne voleva sapere.
A quel punto via Vega è stata immediatamente chiusa ed hanno cominciato a confluire sul posto parecchi poliziotti, compresi gli uomini della squadra speciale Uopi, acronimo che sta per Unità operativa di primo intervento, una sorta di teste di cuoio addestrate a fare irruzione in situazioni come quella di sabato pomeriggio.
Nel frattempo la zona si era riempita di curiosi, costringendo così gli agenti a chiudere anche una buona parte di via Cristoforo Colombo, senza consentire l'accesso delle automobili.
Dopo altri tentativi di mediazione andati a vuoto, è probabilmente arrivato l'ordine di irrompere nell'abitazione per catturare l'uomo che minacciava anche di suicidarsi.
Con la prudenza del caso, verso le 19, quindi dopo quattro ore di tentativi andati a vuoto, le forze speciali della squadra Uopi sono entrate affrontando l'uomo che brandiva il machete e minacciava ancora di colpire gli agenti.
L'irruzione è durata solamente pochi minuti. L'uomo, che lavora in un negozio del centro di Sottomarina, è stato fermato grazie all'uso del taser, in dotazione alle forze dell'ordine, la cui scarica elettrica ha tramortito l'esagitato che è stato poi consegnato ai sanitari del 118 e trasportato in ambulanza in ospedale.
Una vicenda che si è conclusa nel migliore dei modi ma che ha avuto bisogno dell'intervento delle forze speciali per la cattura dell'uomo che, comunque, ha sicuramente bisogno di essere curato, come del resto già era stato fatto altre volte. Una volta conclusa l'operazione, via Cristoforo Colombo è stata riaperta al traffico. Le lame sono state sequestrate.
Un grande plauso da parte del questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso, a tutti gli agenti che sono intervenuti sabato pomeriggio.
Il questore ha voluto elogiare la professionalità, il sangue freddo, le capacità degli uomini in prima linea, il team dei negoziatori e l’ Unità Operativa di Primo Intervento (Uopi) specializzate in questo tipo di interventi e impegnati in un’«operazione pericolosa».
«Hanno rispettato le linee guida, sono riusciti a distrarre la persona e intervenire, impedendo che ci si facesse male e che ci fossero feriti».
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