«Sostegno per il padre» Mattia Piccoli diventa alfiere della Repubblica

CONCORDIA SAGITTARIA

Domani al Palazzo del Quirinale, Mattia Piccoli riceverà dal Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, l’attestato di onore per essere stato proclamato Alfiere della Repubblica italiana.

Il riconoscimento è assegnato per l’impegno quotidiano al fianco del padre, Paolo Piccoli, 50 anni, malato di Alzheimer precoce. La cerimonia avrà luogo alle 11: il Capo dello Stato premierà gli alfieri, giovanissimi che si sono distinti in opere di bene tra il 2019 e il 2021.

Mattia Piccoli, studente a Concordia, è uno di questi. A dare conferma dell’invito alla cerimonia è stata la mamma Michela Morutto. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva proclamato Alfiere Mattia già la primavera scorsa, emozionato di fronte alla sua storia.

Da quando aveva 6 anni di età (ora ne ha 11) Mattia segue costantemente il padre nelle incombenze domestiche: lo aiuta a farsi la doccia, a vestirsi, gli tiene compagnia, in tutti i momenti disponibili. Con l’avvento della pandemia la distanza si è dilatata, perché Paolo Piccoli è stato ospitato in una struttura protetta. Costantemente seguito, non ha potuto però percepire quel contatto quotidiano col figlio e con il resto della famiglia, che sono alla base delle cure a cui si sottopone.

Michela Morutto sta poi conducendo una battaglia, non ancora vinta, per far riconoscere al marito Paolo un vitalizio, anche di carattere regionale, affinché l’intera famiglia riesca a sopperire alle notevoli spese per le cure.

Il 16 ottobre Paolo Piccoli ha raggiunto il traguardo dei 50 anni, un compleanno agrodolce, in cui però tutta la comunità di Concordia e parte della vicina Portogruaro si sono stretti in un ideale abbraccio alla sua persona e alla sua storia.

La storia di Mattia Piccoli e del padre Paolo è stata raccontata in un libro, scritto da Serenella Antoniazzi, dal titolo “Un tempo piccolo” che a Concordia è stato venduto molto e ha avuto alcune ristampe. Grazie a Mattia, alla mamma Michela, e anche al fratellino e al padre Paolo, tutti in Italia conoscono il dramma dell’Alzheimer precoce, un male terribile che può colpire le persone anche appena dopo i 40 anni. —

Rosario Padovano

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