Sono quasi 900 le domande di anticipo delle pensioni
Ultimi due giorni, oggi e domani, per fare richiesta dell'Ape sociale, l'anticipo pensionistico. La Cisl ci ha fornito i dati a 48 ore dallo stop. La tendenza in provincia di Venezia, dai dati dei...

Open day alla sede della CGIL di Mestre per salvare i patronati dalla chiusura - nella foto Ermelinda Ventriglia INAS
Ultimi due giorni, oggi e domani, per fare richiesta dell'Ape sociale, l'anticipo pensionistico. La Cisl ci ha fornito i dati a 48 ore dallo stop. La tendenza in provincia di Venezia, dai dati dei patronati dei sindacati, è di arrivare entro sabato a 900 domande. I numeri sono aggiornati alla fine della scorsa settimana: in Veneto le domande di Ape sociale (anticipo pensionistico) sono poco più di duemila (2.135) mentre più numerose sono quelle presentate all’Inps da lavoratori precoci per ottenere la pensione anticipata: 3.497.
Per la provincia di Venezia la stima è di quasi 900 domande nel complesso, anche in questo caso con una prevalenza di lavoratori precoci. La gran parte degli interessati si è rivolta agli enti di patronato che hanno garantito assistenza gratuita, inoltro della domanda compreso.
Fanno domanda coloro che intendono beneficiare di una indennità sostitutiva della pensione fino a tre anni e 7 mesi prima della data di pensionamento prevista dalla riforma Fornero o che potrebbero andare effettivamente in pensione quali precoci in anticipo rispetto alle regole attuali.
Dalla Cisl veneziana ci viene spiegato che le elaborazioni sviluppate dall’Inps (dati nazionali) spiegano che nel caso dell’Ape Sociale i richiedenti sono in grandissima parte lavoratori disoccupati: due su tre; a seguire ci sono coloro che assistono famigliari con handicap grave (il 12%), e poi invalidi (8%) e infine addetto a mansioni gravose (7%).
Tra i precoci prevalgono le domande di coloro che svolgono lavori gravosi o usuranti (circa il 60%). «Sono le stesse proporzioni, salvo minime variazioni, delle domande che abbiamo gestito ad oggi come patronato - conferma la responsabile dell’Inas di Venezia, Ermelinda Ventriglia – e che spiegano come questo provvedimento del governo vada incontro soprattutto a lavoratori del settore privato che, vicini alla pensione, sono rimasti senza occupazione oppure che svolgono lavori faticosi in età avanzata. Ora gli interessati devono aspettare la risposta dell’Inps (prevista entro il 15 ottobre prossimo) che deve confermare, caso per caso, se sussistono i requisiti per accedere all’Ape Sociale o alla pensione anticipata per precoci». Chi otterrà il via libera dell’Inps potrà quindi presentare la domanda vera e propria, sempre che non ho abbia fatto contestualmente alla prima domanda. Per la presentazione delle domande rimangono a disposizione ancora due giorni: domani e dopodomani 15 luglio. E per i ritardatari? «C’è una seconda possibilità: fare domanda entro il 30 novembre prossimo- spiega Ventriglia- ma le indennità saranno pagate sono se sono rimasti soldi in cassa. In caso contrario si va all’anno prossimo». Sabato è l'ultimo giorno a disposizione, ma le domande si possono presentare solo online utilizzando il portale dell'Inps.
Mitia Chiarin
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