Sommergibilisti da trenta milioni

Trenta milioni di euro circa. È questo il finanziamento necessario per trasformare il complesso degli ex Sommergibilisti all’Arsenale - oggi praticamente un rudere - in un complesso residenziale uso foresteria da 350-400 posti-letto in grado di ospitare ricercatori e addetti che lavorano all’Arsenale, ma anche di ospitare temporaneamente ospiti priovenienti da fuori.
Esiste già un piano di fattibilità predisposto da tempo da Arsenale Venezia spa per l’intervento, che ora potrebbe tornare d’attualità, visto che il complesso situato nell’Arsenale su dovrebbe essere finalmente ceduto dalla Marina militare al Comune, nel quadro dell’accordo sulla nuova perimetrazione dell’Arsenale deciso martedì a Roma, tra Agenzia del Demanio, Ministero delle Infrastrutture e Ministero della Difesa, con il Comune - divenuto formalmente il nuovo padrone di casa - testimone interessato.
La previsione è quella di realizzare l’intervento in autofinanziamento, affittando l’immobile, che con i suoi 23 mila metri quadrati è uno dei più ampi dell’Arsenale, a chi si occuperà del suo recupero per poi gestirlo.
«Certamente si aprono prospettive importanti per il recupero alla città di parti significative dell’Arsenale - commenta il presidente di Arsenale Venezia spa Roberto D’Agostino - ma sono indispensabili altri passaggi, come ad esempio l’uso pubblico del Piazzale della Campanella, oggi utilizzato pochissimo dai militari, che consentirebbe così di riaprire realmente l’Arsenale alla città nella sua interessa, evitando di doverlo circumnavigare da una parte o dall’altra. Oggi su di esso insistono edifici come la Tesa del Bucintoro o gli Squadratori che la Marina non utilizza, per cui non c’è motivo logico per negare il passaggio alla cittadinanza».
Semaforo rosso invece, a quanto pare, sull’uso dei bacini, Darsena Grande e darsena storica, che la Marina vorrebbe tenere per sé, come fossero parti staccate del complesso e dalle parti di Arsenale a cui fanno riferimento.
Molto dipenderà anche dalle capacità di mediazione che il sindacoGiorgioorsoni saprà sfoggiare nell’incontro di martedì a Roma, dove si prenderanno le decisioni, ma intanto è già un fatto significativo, che il Comune, escluso in base al decreto Passera a prendere parte al tavolo sulla perimetrazione dell’Arsenale, nonostante ne diventi formalmente il proprietario, sia stato invece chiamato a dire la sua.(e.t.)
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