«Soldi o diffondiamo foto sexy» una coppia finisce in carcere

spinea
Ora sono in carcere. Lui deve scontare cinque anni e quattro mesi, la compagna sei anni e mezzo. Abitano a Spinea da dove, attraverso Facebook e Whatsapp, per oltre un anno hanno ricattato una donna milanese, estorcendole 14mila euro. A portarli in carcere mercoledì sono stati i carabinieri di Spinea che a suo tempo avevano indagato dopo la denuncia della vittima. In carcere sono finiti L. L. M., 38 anni, e la compagna N. G., 32 anni.
Tutto inizia nel dicembre 2017 con un innocente contatto via Facebook tra l’uomo di Spinea e questa ragazza milanese che si mostrava disponibile alle avances apparentemente innocenti dell’uomo veneziano. Il rapporto a distanza prosegue quindi su canali privati di Whatsapp, essendosi i due scambiati il numero telefonico. Il dialogo va ben oltre un normale scambio messaggi e foto e la malcapitata viene indotta con lusinghe e richieste ossessive a inviare fotografie dal contenuto sempre più esplicito, fino a quelle più intime.
Dopo qualche settimana però, qualcosa si rompe e la donna viene letteralmente minacciata di veder pubblicate su Internet le foto di lei nuda, richiedendo a più riprese dei pagamenti in denaro mediante ricariche e bonifici su conti Postepay intestati alla compagna dell’uomo che alla fine sono arrivati a quasi 14.000 euro.
Alla fine, intuendo di essere vittima di un vero e proprio crimine, la donna si è rivolta ai carabinieri di Milano raccontando cosa le stava succedendo.
Tempo alcune settimane, i militari lombardi in collaborazione con i colleghi di Spinea accertano i fatti e una volta individuati con certezza i due responsabili, ottengono dalla magistratura il decreto di perquisizione dell’abitazione dove i due vivono e della loro auto. Nel contempo vengono arrestati per estorsione aggravata e continuata in concorso e rinchiusi in carcere a Venezia. Durante la perquisizione venne trovata una chiavetta usb contenente tutte le immagini della donna milanese.
Quindi il processo per gli stessi reati e infine la condanna e il carcere dove trascorreranno parecchio tempo.
I carabinieri ricordano come sia importante assegnare alla propria immagine personale l’importanza che merita, evitando lo scambio in Rete di fotografie con persone non conosciute personalmente. Immagini che poi possono essere utilizzate in maniera indiscriminata e per gli scopi più disparati. —
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