Società veneziana all’ex Ridotto per un progetto ecosostenibile

Sant’Erasmo
L’ex Ridotto di Sant’Erasmo Nuovo, venduto all’asta dal Demanio, è stato acquistato a 308 mila euro dalla società Green Sant’Erasmo.
Ora nel futuro della fortificazione abbandonata da decenni c’è l’obiettivo di valorizzare l’area sperimentando un modello di agricoltura sostenibile sotto gli aspetti economico, sociale e ambientale. Saranno realizzate coltivazioni agricole, un centro di ricerca in collaborazione con le università e un punto vendita di prodotti locali. A presentare un’offerta e ad aggiudicarsi l’area da 18 mila metri quadri nella località dell’isola Punta Vela, è stata la società degli imprenditori veneziani Semenzato e Pellicioli.
Nel luglio 2019 il Demanio ha avviato un programma di cessione di 420 beni. Per l’ex Ridotto la base d’asta era di 299.800 mila euro e l’aggiudicazione è arrivata a 308 mila euro. L’ex Ridotto, una fortificazione circondata da un fossato con acqua, è stato costruito dagli Austriaci tra il 1832 ed il 1833. Di tutto il sistema difensivo resta oggi una porzione di terreno con all’interno una casamatta.
Fino a tredici anni fa, l’area era utilizzata da una famiglia contadina per la coltivazione dei carciofi di Sant’Erasmo. Ed è proprio a questa eccellenza, e più in generale alla tradizione agricola dell’isola, che si rivolge ora il progetto. È previsto infatti il restauro conservativo degli immobili. I fabbricati saranno utilizzati per fornire energia pulita grazie a un sistema di alimentazione energetica ecosostenibile con l’uso di impianti fotovoltaici.
Nei piani della società dovranno essere installate anche colonnine per la ricarica elettrica delle imbarcazioni. I terreni saranno poi utilizzati per la coltivazione di ortaggi, nel solco della tradizione di Sant’Erasmo.
Nei circa duecento metri quadri di area coperta è prevista invece la creazione di uno spazio per la promozione e la vendita di prodotti locali della tradizione delle isole e soprattutto a chilometro zero. L’obiettivo è creare una rete di rapporti con le realtà produttive di Sant’Erasmo e delle isole circostanti (Vignole, Mazzorbo e Torcello), a partire ad esempio dal Consorzio del Carciofo Violetto.
Nel complesso, si parla di un progetto vicino al milione di euro che sarà sviluppato nei prossimi mesi in attesa di tutte le autorizzazioni. Quello per l’ex Ridotto è il secondo progetto di rilancio a Sant’Erasmo dopo quello annunciato a inizio anno per l’ex Polveriera Austriaca.
I 27 mila metri quadri del Comune sono stati assegnati con bando all’associazione Santerasmo, un consorzio di aziende agricole. È previsto un edificio su due piani, con una superficie coperta di circa 825 mq (di cui 458 a tettoia aperta su tre lati). La struttura ospiterà spazi per la lavorazione e la vendita di prodotti locali e spazi informativi per i visitatori. —
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