Smaltimento dei rifiuti, processo per 21

Gli imputati sono il titolare della “Colombera” di Marghera e coloro che trasportavano gli scarti senza essere iscritti all’Albo
Di Rubina Bon

MARGHERA. Ventuno rinvii a giudizio per la raccolta illegale di rifiuti vari, anche pericolosi, due patteggiamenti, due posizioni stralciate per irreperibilità e una per decesso del reo. Lo ha deciso ieri il gip Alberto Scaramuzza, accogliendo le richieste formulate dal pubblico ministero Giovanni Zorzi. I fatti risalgono al dicembre 2015 quando era scattato il blitz della Finanza che aveva portato a 26 indagati e 19 mezzi sequestrati. Nel mirino, il rappresentante legale della “Colombara srl” di Marghera, Gianpietro Colombara, che secondo l’accusa avrebbe ottenuto un ricavo medio di 45 mila euro a settimana, risparmiando il costo di smaltimento dei rifiuti, e i proprietari che raccoglievano materiale ferroso e altri rifiuti pericolosi, dalla Riviera del Brenta a San Donà e Favaro, senza essere iscritti all’Albo gestori rifiuti e quindi sprovvisti delle autorizzazioni necessarie. Sempre secondo l’accusa, nel sito di Marghera sono stati conferiti tra il 26 giugno e il 10 luglio 2014 almeno 470 tonnellate di rifiuti conferiti alla “Colombara srl” dai vari raccoglitori e poi miscelati senza seguire i passaggi previsti dalla normativa.

Ieri sono usciti dalla vicenda Franco Hudorovich, 60 anni di Favaro, che ha patteggiato 1 mese e 15 giorni di arresto (che, in continuità con un reato precedente, fa salire il conto a 7 mesi e 15 giorni), e 1.555 euro di ammenda, e Abderrahman Anba, 56 anni di San Stino di Livenza, che ha patteggiato 4 mesi di arresto e un’ammenda di 1.200 euro.

Rinviati a giudizio Gianpietro Colombara (56 anni di Marghera), John Baù (36, San Donà), Alessandro Gasparello (42, Marghera), Patrizio Gangarossa (60, Mira), Abdelkrim Moussaid (47, Annone), Isuf Kastrati (27, Martellago), Antonio Casamonica (57, Marghera), Mohanned Khetta (53, Camponogara), Nazim Dukatani (45, Cavarzere), Bouchaib El Hari (64, Mira), Denis Cavassa (38, Mira), Walter Talpo (52, Treviso), Michele De Bianchi (30, Carpenedo), Mohamed Lahrach (61, Mogliano), Michele Hudorovich (27, Favaro), Bajram Berisa (61, Campalto), Jacqueline Casagrande (42, Favaro), Giuseppe Bartolo (35, Zelarino), Gianni Renar (51, Favaro), Vincenzo Di Giovanni (42, Favaro) e Albino Hudorovich (45, Favaro). Risultano irreperibili Vasile Rosca (48, Mestre) e Djaja Rusiti (48, Fossalta di Piave), mentre Aurelio Vellucci (73 anni, Venezia) è morto.

Si sono costituiti parti civili la Regione, la Città Metropolitana e il Comune di Venezia. L’udienza è rinviata al 6 luglio.

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