Sintomi di un infarto, lascia prima il lavoro. Medico licenziato dalla Croce Verde
Lo scorso febbraio il dottore era in turno a Ca’ Savio quando si è sentito male ed è corso al Pronto soccorso. Il professionista ha impugnato il provvedimento: «Mi sono allontanato con l’auto per fare un elettrocardiogramma il più vicino possibile, avvisando»

Medico cardiopatico e già operato al cuore lasciato a casa al Punto di primo intervento (Ppi) di Ca’ Savio: colto da infarto, era corso all’ospedale di Jesolo per farsi visitare d’urgenza. Il medico ha poi raccontato di essere stato abbandonato nel Punto di primo intervento proprio mentre accusava un attacco di dolore toracico.
I fatti risalgono al febbraio scorso e il medico ha dovuto cessare il servizio, che svolgeva privatamente con regolare contratto. Si è rivolto a un legale, l’avvocato Luca Pavanetto, che ne ha assunto la difesa nell’ambito di una casa di lavoro: «È un professionista stimato e ha subito un danno molto grave».
Il medico era in servizio nelle 12 ore diurne presso la Croce Verde quando ha vissuto il terrore dell’infarto intorno alle 19.15. Nei 10-15 minuti successivi, l’infermiere in turno si era allontanato e quello notturno che gli aveva dato il cambio era stato chiamato a uscire con l’ambulanza per un codice giallo. Il medico si è trovato da solo con il dolore toracico in atto senza poter eseguire un Ecg. Essendo già stato operato al cuore per quattro stents coronarici ha iniziato a preoccuparsi.
«La sintomatologia», spiega, «nonostante il minimo di terapie possibili da auto somministrarsi, non migliorava assolutamente. Per questo motivo, ho atteso invano il ritorno dell’ambulanza e, mancando solamente otto minuti alla fine del turno, mi sono allontanato con la mia macchina per eseguire un Ecg il più vicino possibile. Ho avvisato alle 20:12 il direttore della Croce Verde e nei giorni successivi ho preso un periodo di riposo, visto che continuavo a non stare bene. Ma il sabato successivo a questo episodio sono stato avvisato della cessazione del servizio».
Oltre al danno, anche la beffa: il medico era stato licenziato, nonostante avesse staccato per un grave problema di salute, improvviso e non gestibile in altre maniere.
L’avvocato Pavanetto annuncia la difesa strenua del suo assistito: «Stiamo parlando di un medico conosciuto e rispettato che ha prestato servizio in diversi ospedali del Veneto. Intraprenderemo pertanto ogni azione per tutelare il suo contratto di lavoro e la sua onorabilità», fa sapere.
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