«Sintomi forse sottovalutati ed è scattata la crisi psicotica»

Per la criminologa Roberta Bruzzone all’origine della tragedia ci sarebbe uno scompenso che ha agito su un disturbo di personalità già presente 

l’esperta

«Non ci si alza una mattina affetti da delirio psicotico, può darsi i sintomi siano stati sottovalutati o uno scompenso abbia fatto scattare la patologia». Ne è convinta la criminologa investigativa e psicologa forense Roberta Bruzzone, tra le più esperte in materia di omicidi, nonostante non abbia seguito questo caso da vicino. Georgian Bejenaru, romeno di 30 anni, è stato assolto per «incapacità totale di volere» in quanto affetto da «delirio psicotico breve» e nello specifico da «bouffe delirante acuto».

Passerà cinque anni in una Rems, una struttura destinata all’accoglienza e alla cura degli autori di reato affetti da disturbi mentali ritenuti socialmente pericolosi alla luce dei criteri delineati.

«La diagnosi di psicosi acuta transitoria» spiega Bruzzone «sta a significare capacità di intendere e volere abolita, dunque infermità totale, una condizione che rende il soggetto non imputabile per definizione. Siamo di fronte al caso classico di totale mancanza di imputabilità, pertanto anche di condanna. Evidentemente, però, essendo socialmente pericoloso, è stata presa la misura di sicurezza con ricovero in Rems, di solito di 10 anni. Rimarrà ricoverato, poi una equipe lo rivaluterà, di seguito si deciderà se è ancora socialmente pericoloso o se può essere reintrodotto».

Chiarisce: «La diagnosi psichiatrica in questione significa che il soggetto non agisce sulla scorta dell’esame di realtà, ossia di piena consapevolezza, bensì agisce in base ai dettami imposti dalla sintomatologia. Ha ucciso non nell’ambito dei moventi tradizionali, ma in una condizione delirante, probabilmente di matrice paranoide».

Possibile che accada da un momento all’altro? «Non ci si sveglia una mattina affetti da delirio psicotico: probabilmente, ripeto, non conoscendo il caso specifico, la patologia è stata sottovalutata finché qualcosa l’ha scompensata totalmente. Il disturbo di personalità c’era già, può darsi gli indizi che evidenziavano la gravità del disturbo siano stati sottovalutati o che ci sia stato uno scompenso dovuto a qualche accadimento tale da far scattare una crisi psicotica della patologia». —

Marta Artico

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