Sindacato e Usl, botta e risposta su Dolo

DOLO

Protesta il sindacato Cgil, la direzione dell’Usl replica. Il tema è quello dell’appropriatezza della gestione del pronto soccorso di Dolo. E dell’utilizzo mancato di una macchina per i tamponi molecolari, secondo il sindacato non utilizzata. A denunciarlo è il sindacato Flp Cgil con Marco Busato. «Al Pronto soccorso di Dolo», dice Busato, «stazionano i pazienti in attesa di ricovero per scarsità di posti letto e per i ricoveri devono attendere l’esito del tampone, eseguito solo a Mestre, con tempi anche di 24 ore.

L’Usl 3 intanto lascia nel laboratorio di Dolo una macchina in grado di eseguire tamponi molecolari per questo non utilizzata». «Il tentativo di mantenere il più possibile separati i percorsi», sottolinea la Cgil, «condannerà pazienti e familiari ad attese al freddo sotto un tendone».

Precisa la risposta dell’Usl 3: «Al Pronto soccorso di Dolo», spiega il direttore sanitario Michele Tessarin,«tutto si sta svolgendo al massimo dell’efficienza e nel rispetto delle norme sanitarie. Non esiste nessuna macchinetta per i tamponi inutilizzata a Dolo. Sulla gestione dei ricoveri, la direzione dei presidi ospedalieri si fa carico dei pazienti anche in questo momento complicato dovuto alla pandemia. Si precisa che nessun paziente ha mai atteso al Pronto soccorso e in nessun altro reparto di emergenza urgenza al freddo, ma in aree dedicate e distinte all’interno del reparto». —

Alessandro Abbadir

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