Ranucci sotto procedimento, la Cgil: «Brugnaro il mandante»
Richiamo disciplinare per il conduttore della trasmissione Rai Report dopo l’incontro in piazza Ferretto a Mestre

Un procedimento disciplinare contro il conduttore di Report Sigfrido Ranucci, per aver presentato il libro “La Scelta”, con Maurizio Landini, in piazza Ferretto A Mestre il 24 maggio.
Immediata la reazione della Cgil veneziana, che aveva a suo tempo organizzato l’incontro. «Ci sembra evidente», dichiara Daniele Giordano, Segretario Cgil, «Luigi Brugnaro è il mandante, non gli è andata giù che migliaia di cittadine e cittadini abbiano deciso di assistere al confronto sul libro di Ranucci in piazza Ferretto a Mestre. Dopo le liste di proscrizione, un attacco diretto alla libertà di informazione e di confronto».
Il riferimento è al clima di crescente tensione attorno al servizio pubblico, in particolare alla trasmissione Report, da anni punto di riferimento per l’inchiesta televisiva. Ranucci, secondo quanto denunciato dalla Cgil, non solo sarebbe sotto procedimento per la sua presenza a Mestre, ma avrebbe anche visto ridotti fondi e spazi per la prossima stagione della trasmissione. Una misura che il sindacato definisce «pretestuosa e punitiva».
Il caso Palude
«È evidente» prosegue Giordano «che a questo Governo non piace essere messo in discussione, soprattutto su temi delicati come quelli affrontati da Report, tra cui il cosiddetto “caso Palude”, che ha coinvolto anche la nostra città. A chi amministra Venezia non è piaciuto vedere le proprie scelte passate al vaglio dell’informazione libera».
Il sindacato rivendica la legittimità della partecipazione di Ranucci all’evento del 24 maggio: «Non ha mai dato indicazioni di voto, ha solo invitato le persone a informarsi. Ma il solo fatto di affiancare Landini è bastato per sollevare un polverone. Il messaggio è chiaro: si vuole un sindacato silente, che non disturbi il manovratore». La solidarietà al volto di Report è arrivata anche dall’opposizione in Consiglio Comunale: «Ribadiamo con fermezza che i giornalisti devono poter svolgere il proprio lavoro in piena libertà, senza pressioni o interferenze politiche. La libertà di stampa e il diritto a un’informazione indipendente sono pilastri essenziali di ogni democrazia. Ci schieriamo al fianco di Sigfrido Ranucci e di tutte le voci libere che, con coraggio e rigore, continuano a informare l’opinione pubblica». —
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