Sicurezza Romea, via libera alla rotonda “verde” di Valli

I lavori inizieranno l’estate prossima. Quella di Ca’ Lino è ancora in progettazione Critiche da opposizioni e comitati: «Aspettavamo novità da Anas sulla variante»

CHIOGGIA

Due rotonde, una a Valli e l’altra a Ca’ Lino. Si ferma per il momento qui la tanto sbandierata messa in sicurezza della Romea, o almeno questo è dato sapere dopo quanto hanno riferito i tecnici di Anas e i rappresentanti regionali, nel corso di una commissione consiliare appositamente convocata.

Un po’ poco secondo le opposizioni ed i comitati dei cittadini, che escono dall’aula visibilmente insoddisfatti. Già perché pensavano innanzitutto di ascoltare che cosa avesse deciso Anas sulla variante, ad est o ad ovest, che dovrebbe bypassare la frazione di Sant’Anna. Niente di tutto questo, liquidato come non oggetto della commissione. Nel dettaglio, delle due rotonde, una sola, quella di Valli ha già prodotto un progetto esecutivo, pronto a partire nei prossimi mesi, mentre l’altra, all’altezza della strada che poi porta verso Ca’Lino e Isola Verde, è in pratica ancora una progetto in fase di sviluppo e quindi dalla tempistica più lunga. La rotonda di Valli avrà come obiettivo la cancellazione del semaforo e soprattutto immissioni in Romea meno pericolose ed un sottopasso per i pedoni all’altezza delle fermate degli autobus, con pendenza pari all’8%.

Sarà una rotonda “verde”, con pochissimo impatto ambientale e costerà complessivamente, compreso il sottopasso, 2 milioni e 300 mila euro. «È un costo sicuramente elevato», ha spiegato l’ingegner Umberto Vassallo di Anas, «ma bisogna tenere conto che siamo in terreno lagunare e la realizzazione di un sottopassaggio da queste parti non è mai tanto semplice». Progetto ormai pronto a partire, manca solo capire se serve l’assoggettamento a V.i.a. (valutazione impatto ambientale), che secondo Anas per un’opera del genere non è necessaria, poi si potranno aprire i cantieri.

Se non ci saranno intoppi burocratici entro l’anno via alla gara d’appalto e la prossima estate partenza dei lavori che avranno una durata di circa 7 o 8 mesi. Per Ca’ Lino, invece, siamo ancora nella fase di progettazione. I dubbi comunque rimangono perché collegati al piano delle varianti. «Il giudizio sulle rotatorie», ha sottolineato il consigliere dem Jonatan Montanariello, «è molto condizionato da quello che succederà nel mezzo».

Molto critico anche Marco Dolfin, della Lega. «La montagna», ha detto, «ha partorito un topolino, pensavamo fosse una commissione per la messa in sicurezza della Romea e invece ci siamo ritrovati due rotonde». Più di carattere tecnico le osservazioni di Marcellina Segantin (Chioggia Viva). «Complicato tenere pulito un sottopasso, meglio un ponte». Infine la provocazione di Barbara Penzo, capogruppo del PD, che ha chiesto al rappresentante della Regione, Florindo Mocellin, quanti fossero stati gli interventi di Veneto Strade nel territorio di Chioggia finora. Laconica la risposta: zero. —

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