«Sicurezza al porto, ancora molte carenze»

L’allarme dei sindacati riguardo l’attuazione del Protocollo sottoscritto nel 2008

PORTO MARGHERA. A quattro anni di distanza dalla tragica morte dei due operai Denis Zanon, veneziano, e Paolo Ferrara, padovano, nella stiva di una nave piena di granaglie, si è tenuta in Prefettura una riunione per fare il punto sull’attuazione del Protocollo d’intesa per «la pianificazione di interventi in materia di sicurezza del lavoro nel Porto di Venezia» sottoscritto in data 22 febbraio 2008.

Una riunione affollatissima, anche se - come lamenta Antonio Cappiello della segreteria della Filt-Cgil veneziana - «non erano presenti i massimi rappresentanti dell’Autorità Portuale e delle imprese terminaliste che operano in porto. Noi comunque abbiamo fatto presente che ci sono molte cose che non funzionano, a cominciare dai ritardi con cui l’Autorità Portuale interviene in caso di segnalazioni di situazione di insicurezza e non rispetto e delle norme. Dal punto di vista ambientale la situazione resta a dir poco problematica nei piazzali che movimentano materiali polverosi e pericolosi, a bordo dei mezzi dei terminalisti con scarsa manutenzione. Senza parlare del fatto che i delegati alla sicurezza dei lavoratori non hanno libero accesso ai terminal dove, grazie alle nuove ordinanze del presidente Costa, si sta attuando una liberalizzazione selvaggia del lavoro in banchina che certo non ricompone, come prevedeva il Protocollo del 2008, il delle operazioni portuali, proprio per evitare che si ripetano tragedie come quelle che hanno portato alla morte per asfissia di Zanon e Ferrara».

Dal canto suo la Prefettura, in un comunicato, precisa che nell’incontro di ieri «sono state segnalate, da parte degli esponenti delle organizzazioni sindacali e degli Rls di sito, alcune situazioni di criticità, connesse alla sicurezza in ambito portuale che saranno esaminate nell’ambito di un incontro del Sistema Operativo Integrato (Soi), convocato per il 28 marzo prossimo presso l’Autorità Portuale e al quale parteciperà anche un delegato del Prefetto».

L’incontro di ieri- secondo la nota della Prefettura - «si inserisce nell’ambito delle iniziative avviate per assicurare una più incisiva ed unitaria azione, attraverso una strategia comune di prevenzione e di controllo, finalizzata ad incidere positivamente sul fenomeno degli infortuni sui luoghi di lavoro a tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori».(g.fav.)

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