Si spoglia e si tocca nel bus Le ragazze lo filmano, arrestato

Si è masturbato, come nulla fosse, tra i passeggeri di un autobus: lo sguardo fisso su alcune ragazzine minorenni, che hanno chiesto aiuto. Così, quando l’autista è intervenuto fermando il mezzo e rifiutandosi di aprire le porte, prima l’uomo è andato in escandescenze, poi ha afferrato il martelletto anti-panico e ha infranto un finestrino, riuscendo a scappare: una fuga durata poco, perché è finito dritto dritto tra le “braccia” dei carabinieri, che l’hanno arrestato con l’accusa di atti osceni in luogo pubblico, interruzione di servizio pubblico, danneggiamento, con l’aggravio di accuse previste a tutela dei minori. Ieri mattina, in Tribunale, ha preso il via il processo per direttissima.
È accaduto sabato sera a Mestre, a bordo di un autobus in servizio lungo la linea “Mestre Centro”: protagonista dell’increscioso episodio, N.O., un 38enne triestino.
L’uomo è salito a bordo dell’autobus, alla fermata della zona commerciale “Porte di Mestre”.
«Alla vista di alcune ragazzine minorenni sedute nella zona dietro l’autista», si legge in una nota del comando dei carabinieri di Mestre, «si è abbassato i pantaloni, iniziando a masturbarsi come se niente fosse. La scena è stata immancabilmente ripresa dagli smartphone delle giovani», che riprendono per procurarsi una “prova” di quanto stava accadendo.
L’uomo non se ne cura e continua come nulla fosse, mentre una delle giovani avvisa l’autista, che a sua volta la centrale operativa e lancia l’allarme.
A quel punto, il mezzo Actv era ormai arrivato quasi in centro: «In zona via Martiri della Libertà», prosegue la nota dell’Arma, «il conducente è costretto ad interrompere la corsa in quanto l’uomo spostatosi verso il centro del mezzo, richiede insistentemente l’apertura delle porte. Incalzato dagli altri passeggeri ed evidentemente in preda ad un delirio cieco, improvvisamente, ha afferrato il martelletto di emergenza e ha infranto uno dei finestrini del mezzo, lanciandovisi attraverso e guadagnando la fuga». A quel punto, però, in zona era già arrivata una pattuglia dei carabinieri - in risposta alla richiesta di aiuto lanciata dall’autista - che hanno bloccato l’uomo, arrestandolo: contro di lui, non solo e testimonianze dei passeggeri, ma anche i filmati sui cellulari delle ragazze. E’ scattato così l’arresto in flagranza di reato.
Ieri mattina, il processo per direttissima a carico dell’uomo, già protagonista di altre denunce simili.
Il giudice Moretti ne ha convalidato l’arresto e ha poi rinviato l’udienza: accusa e difesa hanno concordato un patteggiamento, che dovrà essere subordinato - ha stabilito il giudice - al risarcimento delle giovani vittime. Così il processo è stato rinviato. —
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