Si rompe la caldaia cento studenti restano al freddo

PORTOGRUARO. Le temperature sono già rigide per l’inverno e oggi è previsto pure un clima da neve. Se poi a scuola si guasta l’impianto di riscaldamento per problemi rimasti irrisolti nel tempo, le cose vanno persino peggio. Fa troppo freddo: più di 100 studenti rimandati a casa. È accaduto al liceo Pedagogico Marco Belli, in piazza Marconi a Portogruaro. Ragazzi mandati via il primo giorno, distribuiti tra altre scuole di Portogruaro il secondo. Sono ben 12 le classi rimaste al gelo. L’emergenza è cominciata lunedì mattina ed è proseguita anche ieri. Il rischio concreto è che possa durare non solo per alcuni giorni, bensì per settimane e fino a quando non arriva la bella stagione. Dalla scuola fanno sapere che per risolvere il problema occorrerà attendere la prossima estate. Gli inconvenienti riguardano due tubature. Una si può riparare in forma provvisoria, l’altra va invece sostituita del tutto e per mettere in pratica questo delicato intervento, oltre alle spese, è necessario non attivare l’impianto. In particolare quest’ultimo è un problema che si trascina da troppo tempo, con meraviglia di tutti, studenti e insegnanti. Mancano due mesi alla primavera climatica, decisamente troppi. La situazione si fa incandescente, ma non per il caldo: quello manca davvero. Coinvolti nella circostanza almeno un centinaio di studenti che frequentano le aule dell’ala Weber, accanto alla quale si stanno eseguendo dei lavori che tuttavia non sembrano avere una correlazione con il guasto recente. La temperatura all’interno delle aule era di appena 13 gradi nella giornata di ieri; impossibile per gli studenti restare in classe, e anche per gli insegnanti. Tutti quanti corrono il grave rischio di contrarre un’influenza stagionale e di rimanere a casa con la febbre come minimo per una settimana. Per molti studenti frequentare le lezioni è assolutamente indispensabile. Al Liceo Belli poi ci sono studentesse che fanno sport ad importanti livelli agonistici, soprattutto nel settore della pallavolo nazionale.
Le loro assenze pregiudicherebbero il raggiungimento di importanti traguardi. «Siamo consapevoli dei disagi», hanno riferito alcuni insegnanti in vece del dirigente scolastico ieri assente dall’istituto, «ci siamo organizzati ricevendo l’aiuto di altri istituti scolastici che ringraziamo per la fattiva collaborazione».
Due laboratori all’interno del Marco Belli sono stati trasformati in aule provvisorie. Altre classi sono ospitate rispettivamente al vicino Ipsia monsignor D’Alessi e all’Isis Luzzatto. Non sono segnalate, per il momento, proteste da parte degli studenti. Tuttavia i genitori si stanno preoccupando. I disagi sono tutti sulle spalle dei ragazzi, vittime inconsapevoli. Frequentare classi lontane dalla sede abituale del Liceo Pedagogico, comporta anche difficoltà per raggiungere in tempo utile il terminal degli autobus o la stazione dei treni.
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