Si lasciava morire di fame tra sporcizia e solitudine

La segnalazione al sindaco di Noale permette di salvare un uomo di 60 anni senza lavoro e in miseria: aiutato dai carabinieri ora è ricoverato in ospedale
NOALE (VE) FESTEGGIAMENTI IN PIAZZA PER L'ELEZIONE DEL NUOVO SINDACO MICHELE CELEGHIN NELLA FOTO. - 08/06/2009 @ LIGHT IMAGE.
NOALE (VE) FESTEGGIAMENTI IN PIAZZA PER L'ELEZIONE DEL NUOVO SINDACO MICHELE CELEGHIN NELLA FOTO. - 08/06/2009 @ LIGHT IMAGE.

NOALE. Una storia fatta di miseria, solitudine, degrado, mancanza di lavoro. Ora ci si augura che per lui cominci una vita nuova, dopo che nella sua casa è stato trovato dal sindaco e dalle forze dell’ordine mezzo moribondo, quasi volesse lasciarsi morire. Ora si trova in ospedale ed è stato preso in cura dai sanitari. Succede a Noale, dove nei giorni scorsi un uomo di 60 anni disoccupato è stato trovato solo in casa, da dove non usciva da molti giorni. Gli animali che teneva in giardino sono corsi incontro ai soccorritori affamati, come se stessero chiedendo quel cibo che non vedevano da tempo.

La storia nasce nei giorni scorsi, dopo che il sindaco Michele Celeghin era stato informato di questa situazione. Situazione che i parenti dell’uomo non riuscivano a comprendere, perché oltre a non farsi sentire, non apriva a chi si recava nella sua abitazione. Così Celeghin e un’altra persona hanno deciso di rendersi conto da vicino di quanto stesse accadendo e sono andati a fargli visita. Il quadro era di miseria assoluta. «Appena arrivati», racconta Celeghin, «gli animali ci sono corsi incontro tutti affamati. Abbiamo provato a chiamarlo ma lui non rispondeva e ci sembrava quasi impossibile che lì dentro potesse abitare qualcuno, viste le condizioni in cui versa l’immobile. Così abbiamo deciso di chiamarlo più forte nella speranza che ci sentisse e abbiamo avvertito dei borbottii. La cassetta della posta era piena zeppa di corrispondenza, a testimonianza che era rinchiuso dentro da molte settimane. Ci siamo fatti forza e abbiamo deciso di entrare in casa. Abbiamo trovato una situazione indescrivibile: un odore mai sentito prima in vita mia, escrementi ovunque tanto da far fatica a camminare, centinaia di bottiglie per terra e lui era disteso, come se volesse lasciarsi morire, andare. Da giorni non si muoveva e non aveva contatti con l’esterno». Da una prima verifica, sembra che l’uomo sia disoccupato, non abbia famiglia e viva da solo. Vista la condizione di degrado, Celeghin ha deciso di far intervenire i carabinieri e ha chiamato subito l’ambulanza. È stato trasferito all’ospedale. Per lui, forse, una nuova vita.

Alessandro Ragazzo

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