Si getta nel fiume e rischia di morire di freddo

PONTE DI PIAVE. Mistero a Ponte di Piave dove per un pomeriggio intero vigili del fuoco, sommozzatori, carabinieri e personale del Suem sono stati impegnati nella ricerca di una persona che si sarebbe gettata nel Piave.
L’allarme è scattato poco prima delle 15 quando il passeggero di un treno ha chiamato la centrale operativa dei carabinieri affermando di aver visto una donna che stava per buttarsi da un ponte. Poco dopo è arrivata un’altra telefonata nella quale però si diceva che a buttarsi sarebbe stato un uomo. Da qui il dubbio che le persone in acqua fossero due. Dopo un’ora di ricerche i soccorritori hanno tratto in salvo un cinese di circa 30 anni. Le ricerche sono poi proseguite per l’intero pomeriggio con il sospetto però che l’uomo e la donna delle due segnalazioni fossero in realtà la stessa persona. A trarre in inganno, probabilmente i capelli lunghi del cinese che è stato ricoverato a Treviso nel reparto di terapia intensiva.
In un primo tempo sembrava si trattasse di un tentativo di suicidio e di un’altra persona che si era gettata nelle acque del Piave per salvarla. Le telefonate di allarme sembravano infatti lasciare pochi dubbi: prima una donna, poi un uomo erano stati visti gettarsi dal ponte poco prima delle 15 di ieri. Immediatamente si è messa in moto la macchina dei soccorsi. Sulla zona si è portato l’elicottero del Suem, poi i carabinieri, i vigili del fuoco e i sommozzatori per scandagliare il fiume. In un primo tempo infatti si pensava che una donna fosse dispersa nelle acque del Piave dopo essersi lanciata nel fiume dal ponte, seguita poi da un uomo, si era ipotizzato il compagno, che aveva tentato di prestarle soccorso. Secondo le prime sommarie informazioni, sarebbero stati i passeggeri di un treno in transito ad accorgersi della scena, avvisando subito le forze dell'ordine. Dopo un’ora di lavoro, i soccorritori erano riusciti a trarre in salvo l’uomo, un cinese di circa trent’anni. Questi, in evidente stato di ipotermia, è stato portato velocemente al pronto soccorso dell’ospedale Ca’ Foncello dove è poi stato ricoverato in terapia intensiva.
All’appello, secondo le segnalazioni, mancava ancora però la donna che era stata vista lanciarsi per prima. Ed è così che per quasi tutto il pomeriggio le ricerche sono proseguite. Ma, tra i soccorritori, ha iniziato a farsi largo il sospetto che la ricostruzione del fatto lasciasse aperti molti dubbi. Quando si è ripreso l’uomo ha detto confusamente che si trovava assieme alla sua compagna, particolare poi parzialmente smentito dallo stesso trentenne. E ad avvalorare questa ipotesi erano state le prime testimonianze dei passeggeri che dal treno avevano notato la persona in difficoltà nel fiume.
Giorgio Barbieri
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