Si è spento il conte Leonardo Foscari

Figlio di Teresa Foscolo, la “contessa rossa”, aveva 79 anni. Da anni viveva con la moglie in un castello in Carinzia
Di Carlo Mion

È morto sabato in Austria, all’età di 79 anni, il conte Leonardo Foscari Widmann Rezzonico. Apparteneva alla nobile famiglia che ha dato i natali a Francesco, il più longevo Doge della Serenissima. Il conte Leonardo viveva con la moglie in un castello in Carinzia. I funerali saranno celebrati a Gemeinen Partenion, dove sorge il castello, martedì o mercoledì. La data certa sarà comunicata dalla famiglia oggi.

Leonardo Foscari era sposato con Marina Gattin. La coppia ha una figlia Elisabetta che vive a Milano e lavora nel settore immobiliare. Leonardo e Marina si sono trasferiti a vivere in Austria quando è morto Jacopo, l’altro figlio, che all’epoca aveva solo 18 anni.

In una recente intervista, pubblicata sul sito del Kleine Zeitung, i conti Foscari hanno ribadito che casa loro era diventata il castello di Kreuzen non lontano da Villach. Un castello che appartiene alla nobile famiglia veneziana da quasi quattro secoli e che in passato è stato usato come residenza di caccia anche dal Kaiser Maximilian I. In questo angolo di Carinzia, Foscari gestiva anche diversi ettari di campi e di boschi e il suo impegno per il rispetto della montagna gli aveva fatto guadagnare una croce in segno di riconoscimento da parte della Carinzia.

Nell’ultima intervista, Leonardo aveva ricordato che «la nostra famiglia possiede il castello da piú di 380 anni. Qui ci sentiamo benissimo: mi fanno piacere la luna, il sole, la pioggia, la tranquillità di questo luogo e l’ombra. Anche se il sole non arriva da novembre a gennaio e il castello è sempre all’ombra. Anche mia figlia Elisabetta e suo figlio Jacopo, quando vengono qui si trovano bene».

Leonardo era figlio di Ferigo Foscari e di Teresa Foscolo, nonché fratello di Antonio “Tonci” Foscari. Il padre è morto giovane, mentre la madre, discendente da Ugo Foscolo, si è spenta a 91 anni nel 2007. Teresa Foscari Foscolo era soprannominata la “contessa rossa”, per il suo impegno ambientalista fin dagli anni Settanta, quando ha iniziato a battersi per la salvaguardia di Venezia e dopo aver fondato la sede veneziana di Italia Nostra. Un impegno che l’ha portata a invitare l’allora senatore Ted Kennedy a visitare la città e Pellestrina dopo “l’acqua granda” del 1966. L’amico e scrittore ferrarese Giorgio Bassani le ha donato i manoscritti delle prime stesure del “Giardino dei Finzi Contini”, che alcuni anni fa il nipote Ferigo, figlio di Antonio, ha donato al comune di Ferrara. In un’intervista a Repubblica del 1987, Teresa ricordava con struggente affetto il nipote Jacopo, morto da poco.

Mentre Antonio ha lavorato come architetto, Leonardo si è occupato da sempre di energia e oli minerali, prima con l’Eni e poi con Italgas. Grazie a questo lavoro ha girato il mondo e spesso ricordava di aver conosciuto lo Scià di Persia.

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