Sgominata la gang della cocaina
Caorle. Due arresti e cinque perquisizioni anche a San Stino: trovata droga e migliaia di euro

DE POLO - DINO TOMMASELLA - CAORLE - ARRESTI PER DROGA (LORENZON CON BARBA E PRESTIGIACOMO CON MAGLETTA BIANCA)
CAORLE. Duro colpo al mondo dello spaccio di droga a Caorle. Due persone sono state arrestate sabato sera nell’ambito di un’operazione dei carabinieri della compagnia di Portogruaro, e in particolare dei militari dell’Arma della stazione di Caorle. Altre 6 persone sono state denunciate e sono state compiute cinque le perquisizioni: quattro a Caorle e una a San Stino.
In manette sono finiti Manuel Lorenzon, 47 anni di Caorle, già conosciuto alle forze dell’ordine e Francesco Filippo Prestigiacomo, originario della Sicilia ma da tempo residente a Caorle. Lorenzon si trova in carcere a Pordenone mentre Prestigiacomo è stato rimesso in libertà, in attesa del processo entro cinque giorni.
I provvedimenti sono stati decisi dal Gip del tribunale di Pordenone Piera Binotto su richiesta del Pm Marco Brusegan, che ha coordinato le indagini. Per i carabinieri, Manuel Lorenzon, conosciuto col soprannome “Mela”, avrebbe favorito l’arrivo a Caorle di un chilo e mezzo di cocaina tra luglio e dicembre 2016. Tra i clienti anche signori della Caorle-bene che erano riforniti dai due spacciatori.
L’operazione segue il precedente arresto di Antonio Casagrande, 65 anni, avvenuto alla fine del 2016 e sorpreso con 3 etti di cocaina in casa. Era lui a nascondere la droga per Lorenzon che si occupava della distribuzione con Prestigiacomo. Sabato sono avvenute anche cinque perquisizioni in altrettante abitazioni che sono state messe a soqquadro dai carabinieri, compresa quella dove è domiciliato Prestigiacomo. Qui grazie al fiuto infallibile dei cani dell’unità cinofila dei carabinieri, sono stati trovati 25 grammi di hashish già suddivisi, una fiala di metadone, un bilancino di precisione e 12.500 euro in contanti.
L’indagine, nel cui ambito risultano indagate a vario titolo per detenzione di stupefacente sei persone, ha consentito di porre una significativa e decisa battuta d’arresto al mercato degli stupefacenti nell’area compresa tra i comuni di Caorle e San Stino.
Risultato che pare ancor più significativo perché ottenuto in tempi rapidi e a ridosso della stagione estiva, quando la richiesta di stupefacente sul litorale si fa più pressante.
Rosario Padovano
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