Sfide notturne in moto: 100 ragazzi nei guai GUARDA Il pericolo del "burnout" VIDEO Le prove e la fuga: "I caramba!!"

Motori sparati a tutto gas e copertoni che lucidano l’asfalto - in gergo si chiama burnout - moto imbizzarrite tra impennate e frenate improvvise per alzare la ruota posteriore, davanti ad amici e appassionati del genere con il fiato sospeso.Circa cento ragazzi si sono dati appuntamento venerdì notte davanti al parcheggio del Bep’s - negozio che vende accessori per auto e moto, ma che è estraneo alla vicenda - per esibirsi e assistere a prove sulle due ruote, ma il raduno è stato interrotto dall’arrivo dei carabinieri, intervenuti con più pattuglie dopo che alla centrale operativa erano arrivare alcune telefonate che segnalavano la presenza di decine di giovani con moto, scooter e motorini. Quando i carabinieri sono arrivati infatti si sono trovati di fronte a una massa di ragazzi, in gran parte di età compresa tra i 16 e i 30 anni. Inoltre una piccola parte del gruppo - come si può vedere da un filmato pubblicato su facebook - se l’è data a gambe levate non appena in lontananza, all’ingresso dell’area commerciale, si sono viste arrivare le gazzelle dei militari. Non a caso quando i militari sono arrivati moto e motorini erano tutti con il motore spento: i militari quindi, con l’obiettivo di interrompere la festa e disperdere i ragazzi, si sono limitati a identificare una ventina di ragazzi, ma al momento nessuno di loro è stato denunciato.
La zona del parco commerciale era stata scelta dai ragazzi proprio perché lontana da occhi indiscreti, ma gli organizzatori non avevano fatto i conti con i residenti dei condòmini poco distanti da lì, in via Pellico. Dalle terrazze il parcheggio non si vede, ma arrivano ben distinti i rumori. Il tam-tam per il ritrovo era iniziato nei giorni scorsi, sempre attraverso i social network. «Ragazzi ci troviamo con i nostri amici per un bel raduno questa volta di notte dalle 21.30 all’1».
A promuoverlo un gruppo di quattro ragazzi, con la partecipazione di alcuni appassionati partiti dallo stadio da rugby di Monigo, quartiere di Treviso. «Il raduno», scrivevano i promotori per avvisare e tranquillizzare gli amici, «si svolgerà in una strada chiusa al traffico». «Enduro cross o anche super-sportive?», chiedeva qualcuno. «Di tutto», assicuravano gli organizzatori mentre arrivavano le prima adesioni online. Fino a che verso le 22 di venerdì il piazzale di vicolo Porta Est ha cominciato a riempirsi di moto e scooter, con ragazzi arrivati soprattutto da Marcon, Quarto, Mestre, ma anche Treviso e Preganziol.
Sono cominciate le prime esibizioni, e i primi confronti tra appassionati, impennate e accelerate. Quando il numero delle moto è andato crescendo, così come il rumore, e considerando che cominciava a essere tardi, i residenti della zona hanno chiamato i carabinieri segnalando il trambusto dei motori. E così è scattato l’intervento dei carabinieri della stazione di Marcon e della compagnia di Mestre. La grande area commerciale di Marcon è una delle preferite per gli appassionati delle due ruote che si ritrovano per provare e confrontare le moto, anche se fino a l’altra sera non si era mai assistito a una partecipazione così numerosa. Negli anni passati uno dei punti di riferimento per i giovani delle due ruote era stata l’area commerciale di Mirano, nei pressi del bowling, dove i ragazzi sfidavano la sorte lanciandosi in lunghi rettilinei, sfidandosi anche a fari spenti.
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