Sfida ai metal detector quelle finte bombe nel cortile del Ducale

Gli involucri apparsi il giorno dopo l’avvio dei controlli Resta viva la pista di qualcuno che ha agito dall’interno
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 24.03.2016.- Allarme bomba a Palazzo Ducale.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 24.03.2016.- Allarme bomba a Palazzo Ducale.

Potrebbe essere qualcuno che ha voluto dimostrare l’inutilità dei nuovi controlli dei visitatori con il metal detector - introdotti da pochi giorni dalla Fondazione Musei Civici a Palazzo Ducale e al museo Correr - l’autore dell’abbandono giovedì all’interno del Palazzo dei Dogi dei due involucri contenenti all’interno cristalli di quarzo che hanno fatto temere per qualche tempo che potessero essere degli ordini esplosivi.

Sono le voci che al momento filtrano intorno alla Fondazione Musei Civici, dopo che le prime indagini hanno portato a pensare, appunto, che l’autore della “beffa” possa essere qualcuno che lavora all’interno del Ducale, probabilmente nell’area addetta ai servizi.

C’è infatti una precisa concatenazione di tempi: i controlli con il metal detector per i visitatori che entrano a Palazzo Ducale sono stati introdotti da mercoledì e il giorno successivo - giovedì - sono stati appunto ritrovati i due “pacchi”, introdotti nel museo e abbandonati senza che nessuno se ne accorgesse. Più che ai dipendenti fissi della Fondazione Musei Civici, si guarda in particolare al personale di servizio, perché - com’è noto - tutti i servizi dell’istituzione sono appaltati all’esterno a una rete di cooperative che si occupano di compiti come la guardianìa, le biglietterie, la pulizia delle sedi museali, ma anche – ad esempio - di caffetterie e bookshop.

Una "popolazione" di circa 400 persone con il problema dell'ormai imminente rinnovo dell'appalto del servizio con la Fondazione Musei Civici, con quello attuale che scadrà a febbraio 2017.

Si tratta di uno dei maggiori appalti - per numero di lavoratori interessati e per dimensioni economiche - di tutto il sistema comunale e la preoccupazione diffusa è che in un momento ancora di difficoltà economica, la tutela del posto di lavoro possa essere messa in discussione.

La durata dell'appalto per i servizi museali è normalmente di sette anni e il suo valore economico si aggira intorno ai 66 milioni di euro. La preoccupazione di molti è che le condizioni possano cambiare e che alcuni servizi possano non essere più messi in appalto. L’episodio decisamente anomale delle finte “bombe” ritrovate nel cortile di Palazzo Ducale si inserisce in questo clima, ma potrebbe naturalmente essere opera della bravata di qualcuno in vena di scherzare in modo assai discutibile. Oppure, appunto, il modo per mettere in qualche modo in discussione l’efficacia dei sistemi di sicurezza di Palazzo ucale, dimostrandone la vulnerabilità, nonostante la presenza dei nuovi metal detector. Una situazione su cui saranno ora gli inquirenti a dover cercare di dare delle risposte, a cominciare dalla Digos che sta indagando sul finto attentato.(e.t.)

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