Sesso di gruppo, prostituta in manette

Jesolo: fino a 500 euro per una prestazione in coppia con una ragazza
JESOLO. Giochi erotici no limits in appartamento per una vedova che riceveva i clienti a pagamento. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, in collaborazione con i colleghi della compagnia di Montecatini Terme, hanno arrestato al lido di Jesolo una 39enne vedova, C.B., pregiudicata della provincia di Pistoia, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere per i reati di «agevolazione, sfruttamento della prostituzione e violazione divieto di dimora nella provincia di Pistoia».


La donna era alloggiata in un discreto e isolato appartamento al lido assieme ad una concittadina di 19 anni. Tra le due c'era una particolare intesa ed esercitavano la prostituzione anche in coppia. Il corrispettivo per le varie prestazioni poteva partire da 80-100 euro fino a 400 o 500 coinvolgendo anche più persone con la coppia. Dai semplici rapporti sessuali al sesso di gruppo, secondo un preciso «menù» che veniva esibito ai focosi e fantasiosi clienti. I militari del nucleo operativo hanno ricevuto comunicazione da parte dei colleghi di Montecatini Terme che la donna, destinataria dell'ordinanza, potesse trovarsi nella giurisdizione di competenza della compagnia. I carabinieri allora, consultando i vari siti web, hanno individuato l'avvenente vedova a Jesolo.


A quel punto si sono finti clienti e l'hanno contattata all'utenza cellulare pubblicizzata sul sito di annunci, fingendosi interessati alle sue prestazioni. Trovata l'abitazione, sono entrati dopo aver suonato il campanello e hanno esibito la notifica del provvedimento emesso dal gip di Pistoia per i reati commessi nella zona di val di Nievole, tutti legati al mondo della prostituzione. Al momento dell'arresto la donna era in compagnia di una 19enne, sua convivente da tempo, che aveva una forma di rispetto e in un certo senso era subalterna alla più anziana. Per questo si cerca di ricostruire se vi fosse una forma di sfruttamento. L'arrestata è stata trasferita al carcere di Venezia. Le indagini proseguono e i militari dell'Arma stanno eseguendo adesso una serie di accertamenti per monitorare il fenomeno della prostituzione sul litorale.
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