Sesso davanti alla pizzeria maxi multa di 20 mila euro

Carlo Mion
Non si sa se si trattava di una pizza alla diavola, ma sta di fatto che aveva avuto un effetto dirompente sui freni inibitori di una coppia di trentenni che si sono messi, domenica sera in via Cappuccina, a fare sesso, praticamente fuori dalla pizzeria da asporto, dove avevano acquistato il cibo. Un amplesso veloce, ma non tanto da evitare che arrivasse la polizia e li multasse, denunciandoli pure. Ognuno dei due dovrà pagare 10 mila euro per atti osceni in luogo pubblico con l’aggravante che potevano essere visti da bambini.
Sono le 22 circa, i due entrano nel locale per acquistare una pizza da asporto. Già dai comportamenti che hanno in questo momento e dal continuo avvinghiarsi si intuisce come finirà la serata. Comunque sia pagano la pizza ed escono.
Appena sono fuori in strada iniziano a mangiare la pizza, ma pure a spogliarsi. Pochi metri oltre il locale si appoggiano ad una vetrina e seminudi iniziano a fare sesso. E incuranti del via-vai di persone, molte delle quali hanno pure filmato l’amplesso, continuano tranquillamente come se nulla fosse. Lui riesce pure a tenere in mano il cartone con il resto della pizza. Qualcuno ha però usato il telefonino in altro modo e ha chiamato il 113. Pochi minuti e sul posto è intervenuta una volante della Questura. L’arrivo della polizia, a quanto pare, ha interrotto l’amplesso. Quando gli agenti scendono lei è già praticamente vestita, mentre il ragazzo con la pizza in mano ha ancora pantaloni e mutande abbassate. I poliziotti lo hanno fatto ricomporre. Non hanno cercato scuse. Tra le altre cose i poliziotti li conoscono pure perché loro clienti. Lui ha solo detto che non sapevano dove andare per fare sesso e quindi hanno approfittato del buio. Mentre i poliziotti iniziavano a contestare ai due le varie infrazioni e reati commessi la gente passava e filmava. Tanto che i poliziotti hanno invitato i curiosi ad allontanarsi.
Alla fine sono stati sanzionati con una multa, ciascuno, di 10 mila euro. Infatti oltre a contestare gli atti osceni in luogo pubblico hanno aggiunto le sanzioni previste dall’ordinamento di polizia urbana con l’aggravante del fatto che vista l’ora e il luogo potevano essere visti anche da minori. Ora si valuterà la possibilità di un Daspo Urbano che prevede la possibilità di vietare certe zone ai residenti. —
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