Senza gas per la morosità dei precedenti inquilini: aumentano i casi in città
Adico segue il caso di un gruppo di studenti con alloggio in via Piave. Dai cittadini altra segnalazione che riguarda il quartiere Pertini. I consumatori: «Ingiustizia, intervenga Arera».

Da un mese senza gas per la morosità del precedente inquilino. L'odissea di quattro studenti residenti in una laterale di via Piave. Ma in queste ore ci vengono segnalati anche casi analoghi che riguardano inquilini di case comunale, con regolare assegnazione. Il problema è presto detto.
Molti fornitori di luce e gas, in caso di morosità all’interno di un appartamento, pretendono i soldi dall’inquilino appena subentrato e di certo incolpevole per le mancanze di quello precedente. Per la associazione dei consumatori Adico l’azienda di turno «ci prova e se va bene, recupera i soldi. Se non va bene, pazienza, intanto però l’utente ha perso tempo e probabilmente denaro ed è rimasto senza luce e gas per un periodo a volte per nulla breve». Adico si trova ad aprire una pratica relativa a questo problema a nome di quattro studenti iraniani che si sono rivolti all’ufficio legale dell’associazione. I ragazzi a ottobre sono entrati in un alloggio di viale Venezia, a Mestre, zona di via Piave, e fino a febbraio non hanno mai avuto alcun problema con la fornitura. L’11 febbraio, invece, ecco la sgradita novità. I giovani si sono ritrovati con i sigilli al contatore del gas e da quel momento, per loro, è iniziata un’odissea che non si è ancora conclusa e che ora è seguita dall’ufficio legale dell’Adico. La questione è legata a una morosità, in questo caso con il fornitore di ultima istanza, Heracomm. Il quale ha deciso di sospendere il gas a fronte di undici bollette (circa 700 euro in tutto) non pagate dal precedente inquilino che, in realtà, non onorava le fatture dal 2021. La storia è complessa, intanto, però, da un mese gli studenti non possono cucinare (per fortuna il riscaldamento è centralizzato) e si nutrono quotidianamente con la pizza.
«I nostri assistiti – spiegano Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – non riescono a stipulare un contratto per il gas e soprattutto non capiscono cosa stia succedendo perché si sono addentrati in questa giungla nella quale è difficile raccapezzarsi. La cosa certa è che alla loro richieste di voltura maturata dopo la chiusura del contatore, Heracomm ha risposto che se non si sana il debito del precedente conduttore non si potrà chiedere né la voltura stessa né la riapertura del contatore. Noi, dunque, abbiamo invocato la cessazione amministrativa della precedente utenza con la rituale dichiarazione di estraneità al debito dei nuovi intestatari i quali sono prontissimi a pagare le uniche due fatture legate ai loro consumi di dicembre e di gennaio: una da 18 e l’altra da 59 euro. Abbiamo così richiesto l’ immediata attivazione della fornitura anche perché i ragazzi non capiscono cosa stia succedendo e ci terrebbero molto a poter cucinare in casa per il capodanno iraniano in programma lunedì 20 marzo». La vicenda, però, non è isolata e, anzi, casi di questo tipo sono sempre più frequenti dopo un anno, il 2022, di rincari folli e bollette stratosferiche che hanno fatto esplodere le morosità e, di conseguenza, le chiusure dei contatori.
Un altro caso segnalato alla nostra redazione riguarda una famiglia assegnataria di un alloggio comunale al rione Pertini e che da un mese e mezzo non riesce ad ottenere l’allaccio al gas perché i precedenti abitanti dell’alloggio, tra l’altro occupanti senza titolo, non avevano pagato le bollette.
Cosa fare?
«Scriveremo all’Arera, l’autorità garante per l’energia, affinché intervenga in modo netto su questo argomento – annuncia Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Ci sono persone che stanno senza luce e gas anche per mesi a causa di una impasse per la quale non hanno alcuna colpa. Lo ribadiamo una volta per tutte: non spetta all’inquilino subentrante pagare le bollette dell’inquilino moroso. Concetto lapalissiano ed è assurdo che le aziende continuino a perpetrare tale comportamento. Crediamo che sia giusto prevedere sanzioni per i fornitori disonesti e risarcimenti automatici per l’inquilino costretto a vivere senza luce o gas per il mancato pagamento di bollette non sue. Ed è responsabilità dell’azienda recuperare il credito dal debitore e non si può certo coinvolgere chi non ha usufruito del servizio e ha l’unica “colpa” di subentrare a un inquilino moroso».
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